Chiuso dal 2016 per lavori e da allora mai più riaperto. A riportare l’attenzione su uno dei luoghi simbolo di Pomezia, il borgo di Pratica di Mare, è l’associazione Latium Vetus, che si chiede quale futuro la proprietà (cioè la famiglia Borghese) e il Comune abbiano previsto per il gioiello storico-architettonico della campagna romana. “A quasi un anno dalla chiusura – scrivono da Latium Vetus – vogliamo celebrare il vero luogo della memoria di Pomezia e di tutta la campagna romana. Il borgo vanta infatti una tradizione millenaria: già acropoli dell’antica rocca di Lavinium in età romana, poi monastero benedettino nel Medioevo ed infine borgo agricolo dal ‘600 esso incarna i caratteri identitari del nostro territorio ed era il perno della vocazione turistica e della valorizzazione territoriale di Pomezia. Viene chiuso a partire dagli ultimi mesi del 2016 per permettere la realizzazione di lavori edilizi che non sono mai stati portati a termine e senza che il Comune di Pomezia – sostengono – sollevi mai la questione del diritto di uso pubblico, dopo gli oltre 400 anni di apertura al pubblico. Quale futuro per il Borgo di Pratica di Mare? Nessuno. Assistiamo ad una tragedia che non si era mai verificata in centinaia e centinaia di anni!”
25/09/2017