Maria Isabella De Ninno, da quel tragico 27 novembre 2015 è per tutti “la mamma di Francesco”, che continua a lottare non solo per tenere viva la memoria di suo figlio, ma anche per ottenere giustizia.
Questo è il senso della sua lettera al Capo dello Stato. Il 27 ottobre inizierà il processo d’appello: “Non è una presunzione indegna dare la possibilità di diminuire la pena ad un soggetto capace di un atto così violento, bestiale e crudele? Qual è il diritto di una madre a cui il proprio figlio è stato atrocemente strappato?”. Parole non dettate da odio e rancore, ma dal senso di giustizia e rispetto.
Maria Isabella chiede a Mattarella di essere ricevuta per “sentire la sua vicinanza come Presidente e come Garantista della legge, perché non esiste riabilitazione per chi uccide senza motivo”. Mattarella, peraltro, ha avuto un fratello ucciso dalla mafia: il dolore di cui parla la mamma di Francesco dovrebbe conoscerlo bene.