A restare svegli di notte non sono solo quelli con la maglietta con la tartaruga di Casapound: anche alcuni cittadini stanno partecipando. «Non abbiamo numeri precisi, aumentiamo di giorno in giorno. Noi di Casapound siamo solo di supporto», spiega Cincotta. «Siamo stati chiamati da una ventina di cittadini che ci hanno implorato di aiutarli perché disperati». Ma che nessuno li accusi di essere violenti: «Davanti ad una situazione di reato – assicura il referente locale di Cpi – interveniamo avvisando le forze dell’ordine». L’iniziativa è partita lunedì scorso e in questi giorni si è ripetuta, senza che nessun episodio di furto o violenza sia stato registrato. Effetto deterrente dei “presidi” antidegrado, oppure le due rapine dei giorni scorsi erano solo casi isolati?
Che a Torvaianica il tema “sicurezza” sia sentito, non ci piove. È noto il fenomeno dello spaccio di droga organizzato, in particolare nella zona di Campo Ascolano (è recente, anche in questo caso, un’operazione dei carabinieri che ha portato in carcere quattro pusher che facevano parte della medesima organizzazione). Molte sono le comunità di persone senza fissa dimora che vivono lungo i canali, tra la vegetazione, e “turbano i sonni” della popolazione. L’abbandono e il degrado in cui versa Torvaianica nei mesi invernali di certo non aiuta la percezione di sicurezza. In un contesto come questo, probabilmente, era solo questione di tempo prima che qualche forma di auto-organizzazione venisse messa in atto.
M.Z.