Per i produttori di uve del Frascati doc si preannuncia una vendemmia “magra”. Infatti, le gelate di fine aprile, alcune grandinate e, infine la siccità durata oltre tre mesi ha rallentato le fasi fenologiche. Anche la pioggia troppo violenta e tardiva dei giorni scorsi non è riuscita a migliorare la situazione per la maturazione ottimale delle uve. Si prevede, così nella zona un calo della produzione di uve stimato tra il 25 e il 30%. Quanto basta per allarmare i viticoltori, se si pensa che la gestione di un vigneto richiede almeno un spesa di 5 mila euro per ettaro. Una situazione difficile emersa nel corso di una riunione che ha visto partecipare un folto gruppo di viticoltori, soci del Consorzio e conclusasi con la richiesta di chiedere alle cantine del territorio un prezzo di almeno 50 euro al quintale + Iva per le uve del Frascati Doc. Una necessità per consentire loro di “sopravvivere” a questa annata difficilissima, premiando gli sforzi e la fatica impiegati. Ma i vinificatori sembrano essere lontani da questa richiesta. “Spendiamo mediamente 5 mila euro per coltivare un ettaro di vigneto e ce ne vorrebbero dare al massimo 4 mila – obietta Oreste Molinari , rappresentante dei produttori all’interno del Cda del Consorzio Tutela Frascati – Dobbiamo quantomeno riprendere i soldi che abbiamo investito. Sono anni che andiamo in remissione- sottolinea. Ci sono alcuni produttori che devono ancora avere i soldi delle vendemmia passate. Chiediamo di lasciarci la nostra dignità, di non costringerci a chiudere il vigneto. Le azioni messe in campo sono sempre state indirizzate a comportamenti costruttivi- aggiunge ancora Molinari – è una battaglia che intendiamo portare avanti per preservare il patrimonio vitivinicolo e per difendere, quindi il territorio”. Il suo appello va poi a tutti i produttori: “Non vi fate ingannare, non accontentatevi di un prezzo al ribasso perché è delle nostre uve che i vinificatori hanno bisogno”. Il suo è, comunque, il sentire comune dei viticoltori: “Quando c’è carenza di prodotto- spiegano all’unisono – per legge di mercato i prezzi dovrebbero aumentare. Fino ad ora, invece, si gioca al “ribasso” e noi siamo molto preoccupati perché non ci si consente di recuperare i soldi spesi per portare avanti i nostri vigneti. Le spese da sostenere sono tante e il rischio che molti terreni vengano abbandonati o coltivati male è tangibile e questo significa l’addio alla viticoltura e una ulteriore cementificazione del territorio”. “Quest’anno il quantitativo è inferiore ma la qualità non è “disastrata”, salvo nelle zone che da Monte Porzio vanno verso Montecompatri colpite dalla grandine e dalla gelata di fine aprile. Un aumento del prezzo delle uve, che ci consenta di sopravvivere, è quindi sacrosanto” incalza Ennio De Luca produttore e titolare di una osteria. Preservare la viticoltura del Frascati dovrebbe essere, quindi la parola d’ordine per indurre vinificatori e imbottigliatori ad andare incontro alla richiesta dei produttori. Tra Frascati, Frascati superiore e Cannellino, il 2016 ha consentito di portare in cantina 95 mila quintali di uve. Le rese sono state portate da 140 a 110 quintali per ettaro e, per il 2017 si è deciso di scendere ulteriormente a 110 per la Doc e a 90 per il Frascati superiore e cannellino.” Una scelta di qualità che farà sì che anche quest’anno si registri un leggero calo a volume – spiega Paolo Stramacci, presidente del Consorzio di Tutela. Per quanto riguarda, invece lo stato di salute delle uve – sottolinea – la situazione è molto buona. I produttori hanno trattato meno, ci sono stati meno attacchi di peronospora. E’ vero che le gelate di aprile hanno provocato l’essiccamento dei germogli, ma il problema risulta nel complesso limitato. Produrremo meno – conclude Stramacci – ma produrremo meglio”. Insomma, sarà una annata “magra” ma di qualità per il vino di Frascati. E per celebrare l’orgoglio di un importante anniversario: quello in cui viene messo in commercio il vino della 50sima vendemmia con la Denominazione di Origine Controllata (approvata il 3 marzo 1966), il Consorzio di Tutela sta improntando una manifestazione, con l’obiettivo di ridare consapevolezza alla cittadinanza del valore dei suoi prodotti principe: Il Frascati doc e il Frascati Docg e cancellare ogni forma di disaffezione che si può superare solo con il contatto diretto tra i produttori e consumatori e con una nuova conoscenza del valore e della qualità del vino e del territorio. La kermesse in programma per sabato 21 e domenica 22 ottobre, prevede : degustazione di vini in piazza, nei ristoranti e nelle enoteche, visite in cantina, seminari di degustazione guidata e di approfondimento per produttori, con il coinvolgimento dell’intera città e dei negozi, soprattutto di livello medio-alto (gioiellerie, negozi di abbigliamento, ecc.) affinchè inseriscano nelle loro vetrine delle bottiglie di Frascati “perché- fanno sapere dal Consorzio – la sensibilizzazione deve passare attraverso molti canali”. Insomma, per il nostro prodotto principe saranno giornate importanti.
20/09/2017