Nello specifico, dopo una serie di verifiche compiute negli ultimi due anni, la Regione ha ora chiesto, tra le altre cose, un approfondimento sulla valutazione delle emissioni in atmosfera, una verifica sull’idoneità della viabilità di accesso al sito, e una sui sistemi di monitoraggio esistenti e previsti per tutte le matrici ambientali. Alla luce delle perplessità avanzate, con una serie di osservazioni, da comitati e singoli cittadini, è stata chiesta poi la valutazione di impatto sanitario. Ancora: chiesta una verifica sulla presenza di abitazioni vicine alla prevista centrale, una sul rispetto del regolamento comunale sulle attività finalizzate alla produzione di biogas, l’accertamento circa la sussistenza di un procedimento penale per abbandono e interramento di rifiuti in quell’area, la verifica del progetto rispetto alla presenza di un fosso consortile nella zona, l’acquisizione del parere dei vigili del fuoco relativamente alla presenza di attività a rischio di incidente rilevante nel raggio di due chilometri e mezzo, l’approfondimento sulla presenza di aree agricole con coltivazioni di tipo biologico in serra, la verifica sulla presenza di pozzi di approvvigionamento idrico in un raggio di duecento metri e l’acquisizione del parere da parte dell’Asl di Latina.
Clemente Pistilli