Marco Omizzolo, presidente dell’associazione In Migrazione e al fianco degli indiani Sikh nelle battaglie contro il caporalato commenta gli ultimi due arresti portati a termine dalla Squadra Mobile di Latina. Agli arresti domiciliari sono finiti il titolare di un’azienda agricola di Latina e la figlia. «Due nuovi arresti a Latina per caporalato e sfruttamento della manodopera – commenta su Facebook -. Ricordo uno di loro, molti anni fa, davanti alle telecamere di una redazione giornalistica importante, dirmi di considerarsi un benefattore perché dava una casa, un lavoro e una educazione ai braccianti indiani. Poi specifico’ quanto intendeva. Per casa intendeva una baracca prefabbricata senza acqua, luce e con copertura in eternit. Dentro ogni baracca c’erano 5 lavoratori ed ognuno pagava 100 euro d affitto. Per lavoro intendeva 600 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno, tutti i giorni. Per educazione, sue testuali parole, disse “a questi animali abbiamo insegnato tutto, anche a bere dalla bocca, perché quando sono arrivati bevevano dal naso”. Ora chiederemo la costituzione di parte civile di quei lavoratori sfruttati nel relativo processo».
20/07/2017