L’Igiene Urbana lamentava la necessità di vedersi riconoscere ulteriori somme per il servizio di nettezza urbana svolto tra il 2010 e il 2015, oltre a rivedere verso l’alto il canone che il Comune doveva riconoscere annualmente alla società.
Per il primo punto, la stessa spa ha ritenuto di aver “perso interesse” ad andare avanti con la causa, rinunciando di fatto alla richiesta di rimborso.
Sull’adeguamento del canone si andrà comunque avanti, nonostante il contratto sia scaduto il 3 gennaio 2017 e si stia andando avanti in regime di proroga fino all’assegnazione dell’appalto a un nuovo gestore.
Dunque il prossimo anno il tar deciderà se il Comune di Ardea doveva o meno dare più soldi a L’Igiene Urbana come “adeguamento dei canoni contrattuali”.
Per ora, Ardea non dovrà pagare nulla di più di quello che ha pagato.