Decine i cibi di strada presenti. Dalla Puglia le bombette di Alberobello e la Puccia salentina. Le Marche con Olive e fritto misto ascolano, poi il fritto di pesce nel cono di San Benedetto del Tronto. Ancora dalla Sicilia Pane e Panelle, pane ca’ meusa, arancine, cannoli e cassatine. Dall’Abruzzo gli arrosticini e dalla Campania il fritto misto napoletano. Dall Toscana lampredotto, hamburger di Chianina IGP, tortelli di patate fritti e alla lastra e la ragu di Chianina. Piadina dalla Romagna. Per quanto riguarda i cibi dal mondo dall’Argentina arriverà la carne alla griglia, mentre carne BBQ dagli Usa. Dal Venezuela Arepas e Papelon con limon gluten free, mentre dalla Spagna la Paella e la Sangria e per finire la Pita Gyros, il Souvlaki e i dolmades dalla Grecia.
Lo Streetfood Tour. Oltre trenta appuntamenti previsti dall’Associazione nazionale Streetfood in tutta Italia. Obiettivo è quello di far divertire il maggior numero di appassionati attraverso la cultura del cibo di strada. Solo nel 2016 sono stati raggiunti in tutta Italia quasi due milioni di persone. Un format di successo non solo per gli organizzatori degli eventi, ma da condividere con gli operatori economici del settore e le realtà territoriali che hanno creduto in questo progetto. Anche decine di eventi collaterali, momenti di confronto e convegni, un concorso dedicato alla stampa nazionale e decine di concerti che hanno fatto da sfondo alle varie tappe.
L’Associazione Streetfood. Nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da gustare con le mani. Nel 2015 sono stati 28 gli eventi in tutta Italia toccando quasi due milioni di persone che hanno consumato cibi di strada in quantità record.