Ieri si è tenuta l’udienza al Tribunale Amministrativo Regionale che vedeva da una parte la Rida Ambiente, Azienda che si occupa di lavorare rifiuti indifferenziati e organici provenienti dalla raccolta differenziata prodotta da 66 città tra le province di Roma. Avendo l’Arpa effettuato in ritardo i nuovi campionamenti, come ordinato dal Tar il 1° luglio: essendo le analisi fondamentali per dirimere la questione, l’udienza è stata rinviata di un mese, al 1° agosto.
All’inizio di giugno l’Arpa aveva rilevato valori anomali nei rifiuti da smaltire in discarica, per questo la Regione aveva diffidato l’impianto a mettersi a norma. Come reazione, Rida Ambiente ha chiuso l’impianto, salvo poi riaprirlo il 17 giugno a seguito dell’ordinanza della Provincia di Latina.
Il 23 giugno il Tar del Lazio aveva negato la sospensiva al ricorso di Rida Ambiente contro la diffida della Regione Lazio del 14 giugno riguardo “l’utilizzo di rifiuti non autorizzati nell’ambito di bioessiccazione effettuato presso la linea 2” e “l’evidente disallineamento dei rifiuti prodotti mediante il processo di bioessiccazione in questione rispetto alle attese del Piano di monitoraggio e controllo”. Una diffida che aveva portato alla chiusura dell’impianto da parte di Rida e all’emissione di una ordinanza da parte della Provincia di Latina per la riapertura. Tutto rinviato al primo agosto, dunque, ma nel frattempo Rida non lavorerà i rifiuti organici.