Come avevamo già anticipato nelle settimane passate, gli uffici preposti hanno deciso di seguire la linea di molti altri Comuni italiani che si sono trovati nella stessa situazione quando, nel 2016, sono stati modificati i parametri per il calcolo dell’Isee. Le modifiche, oltre ad aver creato un buco di un anno rendendo molto difficile il calcolo per il 2015, hanno anche messo in grande difficoltà tutta quella fetta di famiglie italiane che sulle agevolazioni garantite da un Isee basso basano il proprio sostentamento.
LA VICENDA – Decine di persone che usufruiscono dell’assistenza domiciliare per i disabili fornita tramite il Comune hanno ricevuto nelle scorse settimane delle lettere, da parte dell’ufficio per i servizi sociali, nelle quali l’Ente richiedeva il pagamento delle ore di assistenza ricevute. Niente di nuovo, se non per due fattori fondamentali: l’anno di riferimento era il 2015 e le cifre erano decisamente più alte di quanto gli utenti si aspettavano, in alcuni casi anche oltre i 7mila euro. La motivazione degli uffici comunali era la mancata presentazione dell’Isee 2015, con conseguente richiesta di pagamento pieno delle ore di assistenza (cioè 18,25 euro/h). Quando però dal Comune si sono accorti dei disagi che tale richiesta rappresentava per i cittadini, visti i problemi per il calcolo 2015, c’è stata l’apertura.
Ora,per risolvere questa spiacevole situazione, gli utenti del servizio che hanno ricevuto richieste di pagamento spropositate non dovranno fare altro che presentarsi negli uffici indicati e consegnare l’Isee del 2014.
Shady Ismail