Un cambio di appalto dopo 15 anni rischia di strappare il posto di lavoro a 60 lavoratrici della Ceva Logistica, lo stabilimento di via dell’Industria, a Santa Palomba, di cui la Wind si serve come deposito per lo smistamento di modem, telefoni e ricariche da distribuire nei vari esercizi commerciali d’Italia. Questa mattina le operaie, guidate dalla Cgil, si sono riunite in un sit in di protesta di fronte ai cancelli dello stabilimento per chiedere sia a Wind che a DHL (cioè la ditta che ha vinto il nuovo bando di gara) di mantenere a Santa Palomba le attività e di reimpiegare la stessa forza lavoro, salvaguardando l’occupazione.
Tutto inizia con il nuovo bando di gara approntato da Wind negli scorsi mesi, che visto il passaggio del servizio dalle mani di Ceva Logistica a DHL, la nota ditta di corrieri che, tra l’altro, ha un grande stabilimento anche a Santa Palomba, sulla via Ardeatina. Ma il vincitore dell’appalto intende spostare le attività da svolgere per Wind in Lombardia, nella provincia di Milano. «Ci sono 60 lavoratori, all’80% donne italiane e straniere, che rischiano di perdere il posto di lavoro – spiega Alessandro Antonelli, sindacalista Cgil – Chiediamo che DHL e Wind valutino la situazione e che le attività restino a Pomezia, facendo lavorare le operaie che fino ad oggi hanno prestato servizio mettendosi completamente a disposizione dell’azienda». La richiesta è quella di essere ascoltati dalle due società e di aprire un tavolo di confronto sulla situazione occupazionale delle lavoratrici, assunte tramite cooperativa e con contratti da poco più di mille euro al mese. «Finora, però – commenta Antonelli – non c’è stato nessun riscontro».