Una ditta che deve essere “altamente specializzata in materia di gestione, riscossione e accertamento dell’elusione e dell’evasione tributaria”. La selezione avverrà attraverso una procedura ad evidenza pubblica: il partner selezionato incasserà 840 mila euro in quattro anni, con fatture trimestrali da 52.500 euro, a fronte di un rendiconto analitico con le entrate individuate e le modalità di riscossione. La ditta dovrà fornire anche 4 dipendenti da affiancare all’ufficio tributi comunale.
Le tasse evase che andranno riscosse riguardano Ici, Imu, Tasi, la vecchia Tarsu poi diventata Tares e infine Tari, la Tosap, l’imposta sulla pubblicità e altre entrate di natura patrimoniale.
Il partner dovrà fornire “supporto organizzativo e gestionale agli Uffici Comunali” che dovrà essere incentrato “sull’implementazione della gestione ordinaria delle Entrate Comunali; gestione ricerca evasione e/o elusione tributaria; supporto alla gestione riscossione coattiva delle Entrate Comunali”.
I dipendenti “esterni” dovranno andare a caccia degli abusi tramite Google Maps e Google Earth in collegamento con le banche dati tributarie e con il catasto.
“È compresa nell’affidamento il servizio di supporto alla riscossione coattiva delle entrate riferite
anche ad anni precedenti all’appalto che non siano ancora state riscosse dall’Ente e non affidate ad Equitalia Spa o altri concessionari, purché non ancora prescritte”.