Un risultato, quello del primo turno delle elezioni ad Ardea, oltre le aspettative che il Movimento 5 Stelle nutriva sulle percentuali. «Ci aspettavamo un 25%», confessa a Il Caffè un Mario Savarese entusiasta, ma misurato, dopo aver saputo che la lista ha sfondato quota 32%. Domenica 25 giugno gli elettori saranno di nuovo chiamati alle urne per scegliere tra il suo nome e quello di Alfredo Cugini. «Gli altri pensavano di avere già vinto – commenta Savarese – molti di loro hanno più esperienza elettorale di noi. Eppure siamo arrivati veramente vicini. Questo risultato ci dà più fiducia, ma ce la saremmo battuta fino alla fine in ogni caso».
A differenza di quanto ci si aspettava, sul risultato del M5S non ha influito, se non in minima parte, il voto disgiunto. I voti di lista e quelli per il candidato sindaco non si differenziano di molto. «Onestamente ci aspettavamo meno preferenze e più voti al simbolo – commenta Mario Savarese – invece i cittadini ci hanno stupito». Presenterà la squadra di governo prima del ballottaggio? «No – è la risposta secca – la squadra è pronta da circa un mese, ma la presenteremo solo in caso di vittoria». Un comportamento difforme da quanto fece Fabio Fucci a Pomezia nel 2013. Alla base, evidentemente, strategie diverse. I big “locali” del partito, Fabio Massimo Castaldo e Valentina Corrado in primis, si stringono ancora di più intorno al gruppo di Ardea. «Sentiamo la responsabilità di un risultato importante, anche alla luce di quanto invece è avvenuto nel resto dei Comuni d’Italia, dove il M5S non ha brillato – commenta il candidato sindaco grillino – Ardea è una città importante e siamo al ballottaggio. Ce la metteremo tutta».