Si preannuncia un’estate tragica all’ospedale “Goretti” di Latina. Sempre più affollato, sempre più privo di personale, sempre più sottodimensionato rispetto al fiume umano che vi si riversa ogni giorno. Sei senatori, davanti a tale situazione, hanno presentato un’interrogazione. Gli onorevoli Ivana Simeoni, Giuseppe Vacciano, entrambi del capoluogo pontino, Marino Germano Mastrangeli, Maurizio Romani, Monica Casaletto e Cristina De Pietro si sono rivolti al ministro della salute Beatrice Lorenzin, chiedendole di intervenire.
Simeoni e i cinque colleghi hanno specificato che quotidianamente “decine e decine di pazienti affollano il nosocomio in attesa di ricovero, sopportando tempi di attesa infiniti”, che vi sono ovunque barelle, “a causa dell’indisponibilità di posti letto”, e che ora mancano anche i materassi. Ancora: “Il ricorso all’ausilio delle altre strutture di Formia, Fondi, Aprilia e dell’Icot di Latina è pressoché sistematico, adducendo quale motivazione la capacità di ricevere solo i pazienti più gravi”. I sei senatori hanno quindi sottolineato la forte carenza di personale nei diversi reparti, con diverse difficoltà ad esempio nell’area materno-infantile, “ove l’organico a pieno regime dovrebbe essere rappresentato da 7 pediatri e 8 neonatologi. I medici di pediatria dovrebbero essere disponibili di guardia per almeno 5 diversi ambiti per quanto attiene all’unità operativa complessa: pediatria, neonatologia, nido, sala parto e pronto soccorso, ma vedono unicamente un solo medico di guardia, con l’impossibilità materiale di assistere più pazienti in diverse aree contestualmente”. Sale operatorie poi attive a singhiozzo e pronto soccorso ingolfato. Gli onorevoli hanno inoltre affermato che “la carenza di medici più critica si riscontra in reparti quali ortopedia, ove si è passati da 12 a 7 medici, in egual numero rispetto all’ospedale di Terracina, nel quale si effettua un turno di 12 ore, anziché di 24 come a Latina, neurochirurgia e chirurgia vascolare, a causa di pensionamenti o di trasferimenti non reintegrati”. “La situazione – si legge nell’interrogazione – è ben nota ai vertici sanitari, senza dimenticare che l’ospedale Goretti rappresenta l’unico ospedale a sud di Roma, non potenziato adeguatamente, nonostante l’enorme bacino d’utenza, anche in considerazione del fatto che molti dei pazienti non possono essere operati dagli altri presidi limitrofi di livello inferiore come Terracina e Aprilia, in quanto sprovvisti di UTIC o rianimazione”. Al ministro Lorenzin è stato così chiesto di intervenire per consentire lo sblocco del turn over e la copertura dei posti sotto organico e di vertice lasciati vacanti, e di adottare misure che consentano il concreto ampliamento dell’ospedale e l’attivazione degli altri reparti in tempi celeri. (C.Pis.)