I poliziotti del carcere di Velletri negli ultimi tempi stanno attraversando un brutto periodo, secondo quanto riferisce un sindacato di categoria. Ancora una volta a denunciare le difficili condizioni del penitenziario è il sindacalista dell’Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda. «Il giorno 30 maggio 2017 come sindacato – denuncia Olanda – insieme al nostro segretario nazionale Alessandro De Pasquale abbiamo fatto una visita sui luoghi di lavoro del carcere per raccogliere da vicino le difficili condizioni in cui si trovano a lavorare gli agenti. Non possiamo più in nessun modo tollerare che il direttore del carcere pensa di risolvere il problema togliendo i riposi dopo lo smontante notturno i congedi e le ferie al oersonale. Se l’attuale Governo e il DAP non sono capaci di risolvere l’emergenza carceri, farebbero meglio a dimettersi e a dichiararsi incapaci di governare e di amministrare. Il penitenziario di Velletri dopo le carceri romane, è il più grande e sfiora i 600 detenuti ristretti – continua il sindacalista – ci sono sempre di media 175 detenuti in esubero e 77 agenti in meno. il direttore del carcere deve prendere provvedimenti immediati ed incisivi nei confronti del DAP e delle autorità sulla difficile gestione del penitenziario. Se mancano gli agenti e ci sono troppi detenuti, il direttore del carcere, di conseguenza deve avere il coraggio di sospendere tutte le attività ricreative e di trattamento dei detenuti e non solo il coraggio di sospendere i riposi i congedi e le ferie dei poliziotti. Come sindacato Ugl Polizia Penitenziaria – conclude Olanda – abbiamo detto basta al matrimonio con i fichi secchi. Il personale durante l’anno ha sempre lavorato oltre l’orario previsto dalla normativa vigente e in condizioni disperate a causa delle problematiche da sempre denunciate da anni e mai risolte, che a tutt’oggi continuano ad affliggere tutti le carceri. Adesso il personale ha il sacrosanto diritto e il bisogno di fruire delle ferie estive spettanti e di pianificarsi la propria vita privata. Essendo oramai alle porte la stagione estiva ci auguriamo che il direttore e tutte le autorità competenti non si girano dall’altra parte sull’emergenza denunciata. Il personale è anziano, stanco e sfiancato. Per questi motivi va incoraggiato e motivato e non abbandonato». La delegazione Ugl Polizia Penitenziaria ha fatto così visita al carcere di Velletri, presente anche il consigliere regionale Luca Malcotti. La delegazione dell’Ugl Polizia Penitenziaria, è stata costituita dal segretario nazionale Alessandro De Pasquale e dal segretario regionale Carmine Olanda, per verificare le difficili condizioni di lavoro più volte denunciate dall’Ugl. «Il carcere di Velletri – hanno detto i due dirigenti sindacali – può ospitare un massimo di 411 detenuti ma attualmente sono reclusi e presenti circa 585, superando quindi la soglia di tollerabilità». «A questo si aggiunge la grave carenza di personale – continuano i sindacalisti – in quanto mancano all’appello circa 77 unità di polizia penitenziaria, la cui carenza continua ad aumentare a causa dei continui pensionamenti». L’Ugl Polizia Penitenziaria ha più volte denunciato a tutte le autorità le criticità giornaliere del carcere di Velletri chiedendo l’intervento della politica. L’appello del sindacato è stato immediatamente accolto dal consigliere del Consiglio regionale del Lazio Luca Malcotti il quale ha voluto accompagnare la delegazione del sindacato durante la visita per accertare personalmente le condizioni disastrose più volte segnalate. «Purtroppo nel carcere di Velletri – afferma Luca Malcotti – preoccupa la arenza numerica dei poliziotti e il sovraffollamento dei detenuti, molti dei quali provenienti da altri istituti e ristretti per motivi di ordine e sicurezza. Ho appreso – continua il consigliere regionale Malcotti – che il servizio sanitario all’interno del carcere, gestito dall’ASL RM6 di Albano Laziale, non garantirebbe in modo adeguato il servizio relativo alla gestione dei detenuti portatori di disturbi mentali e, addirittura, al nuovo padiglione, che ospita circa 200 detenuti, il reparto infermeria non sembra funzionare nelle 24 ore; ciò, a quanto pare, comporterebbe dei disagi per i poliziotti penitenziari e alla sicurezza stessa dell’istituto. Ho constatato la presenza di un reparto psichiatrico che però, inspiegabilmente, rimane chiuso; per tale ragione – afferma Malcotti – chiederò al Presidente della Regione Zingaretti quali azioni intenda mettere in atto per fronteggiare la questione sanitaria nel carcere di Velletri visto che la competenza è della Regione. Nei prossimi giorni, conclude l’onorevole Malcotti, in sinergia con l’Ugl Polizia Penitenziaria, sensibilizzerò anche il Ministro della Giustizia e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché mettano mano alla difficile condizione lavorativa dei poliziotti penitenziari del Carcere di Velletri a cui, addirittura, sarebbero stati negati il diritto al riposo e alle ferie per fronteggiare questa emergenza senza precedenti». Secondo il segretario nazionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria Alessandro De Pasquale «se questa emergenza dovesse perdurare e l’amministrazione non procede ad inviare almeno 40 poliziotti penitenziari, l’Ugl Polizia Penitenziaria sarà costretta a manifestare davanti al carcere e davanti al Dipartimento, perché – conclude De Pasquale – anche i diritti dei poliziotti penitenziari vengano rispettati».
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