Bandiere a mezz’asta e molte autorità presenti alla cerimonia. In apertura l’esecuzione degli inni italiano e americano da parte del coro Gospel Amazing Grace. Presente anche la Us Naval Forces Europe Band che ha suonato durante la manifestazione, così come la banda musicale dei Carabinieri.
Presenti a Nettuno anche le famiglie del sergente James Francis e del sottotenente Ronald Murray, sepolti proprio nel cimitero monumentale di Nettuno.
Ad aprire gli interventi Melanie Resto, direttrice del cimitero Americano di Nettunoche ha dichiarato: “E’ un grande onore accogliere qui le persone che hanno voluto rendere omaggio ai nostri caduti. Sono grata di venire ogni giorno a lavoro e di dar voce a chi non può più parlare”.
A seguire l’intervento del sindaco di Nettuno Angelo Casto che ha parlato sia in italiano che inglese. “E’ un grande onore essere qui oggi come sindaco di questa città – ha detto – l’Amministrazione comunale e la città tutta rivolgono un pensiero agli uomini e alle donne che hanno sacrificato la loro vita per dare a noi la libertà. Manteniamo viva la memoria per non commettere gli errori del passato. Bisogna unire tutti sotto un’unica bandiera, quella del pace”.
Dopo il primo cittadino di Nettuno è stata la volta di Kelly Degnan, delegata agli affari ad – interim dell’ambasciata americana a Roma che ha letto il messaggio per il memorial day del presidente americano Donald Trump. A seguire l’intervento del vice comandante della sesta flotta statunitense, il vice ammiraglio Daryl Caudle che ha sottolineato come “Italia e Stati Uniti siano ancora oggi fianco a fianco nella lotta al terrorismo in nome della pace e della libertà come accaduto già 73 anni fa”.
Per la difesa italiana presente il Generale d’Armata Agostino Biancafarina: “Rendiamo omaggio – ha detto – a uomini e donne che riposano qui e che 73 anni fa morirono lontano dalla loro terra per liberare il nostro Paese. Oggi godiamo della libertà e della demarcazione grazie al loro sacrificio. Tutti noi dobbiamo tener viva la loro memoria per trasmettere il ricordo di questi giovani alle nuove generazioni e far sì che il loro sacrificio non sia stato vano”.
A concludere, deposizione di due corone di fiori, una da parte del ministero della difesa italiano, l’altra dell’ambasciata americana, per mano del generale Biancafarina e del delegato ad interim agli affari dell’ambasciata statunitense Kelly Degnan, prima di ventuno colpi a salve sparati da un corpo scelto dell’esercito italiano e della benedizione di Padre Antonio Coppola.