I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno confiscato un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore stimato di circa 1.120.000 euro, ad un pregiudicato napoletano, appartenente al clan di camorra “Licciardi”, da tempo residente a Terracina.
Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Latina ed eseguito dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, costituisce l’epilogo di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nel marzo 2015 su delega della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina e sviluppate nei confronti di Eduardo Marano, classe 1959, conosciuto alle Forze dell’Ordine, già condannato in primo grado a 9 anni per associazione di tipo mafioso dal Tribunale di Napoli.
Le indagini eseguite hanno accertato la “abituale dedizione del proposto alla commissione di condotte illecite e, quindi, alla sua manifesta pericolosità sociale”.
I Finanzieri hanno ricostruito il curriculum di Marano e sviluppato minuziosi accertamenti patrimoniali “al fine di aggredire i beni illecitamente accumulati nell’arco di oltre trent’anni, del tutto incongruenti con la capacità reddituale sua e dei suoi familiari”.
“Tale sproporzione, unita alla qualificata pericolosità sociale – scrivono i Finanzieri in una nota – ha permesso di richiedere e ottenere, ai sensi del “Codice Antimafia”, l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni, e il sequestro finalizzato alla confisca dell’intero patrimonio al medesimo direttamente o indirettamente riconducibile”.
I beni confiscati (già sottoposti a sequestro di prevenzione alla fine del 2015) sono 5 fabbricati a Napoli e Terracina, una moto e rapporti finanziari.