Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile sin dall’immediatezza dei fatti, hanno permesso di stabilire, anche con l’ausilio di immagini dei sistemi di videosorveglianza, che l’autotrasportatore polacco quella notte dell’11 giugno 2015 è stato aggredito da un commando composto da almeno 5 malviventi, mentre si trovava a dormire all’interno della cabina dell’autoarticolato da lui condotto, nel parcheggio esterno della ditta presso la quale doveva consegnare 1600 pneumatici nuovi.
Poco dopo, tre malviventi si sono allontanati a bordo di un’utilitaria di colore scuro, seguiti a breve distanza dall’autoarticolato carico di pneumatici, a bordo del quale erano rimasti due complici che avevano preso in ostaggio il conducente polacco.
Il giovane è stato rinvenuto esanime da personale della Squadra Volante sul ciglio della strada all’altezza del Km. 63,760 della Via Appia, con il volto ricoperto di sangue. Il personale sanitario del 118 intervenuto sul posto aveva provveduto a trasportare il ferito presso il Goretti, ove veniva ricoverato in stato di coma presso il reparto terapia intensiva.
L’autoarticolato, ancora carico di pneumatici, è stato poco dopo rinvenuto in stato di abbandono con le portiere aperte, all’incrocio semaforico posto al Km. 65.300 della via Appia.
Nel corso dell’accurato sopralluogo eseguito congiuntamente al personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, sono stati rinvenuti lungo il tragitto alcuni reperti ritenuti di interesse per le indagini, appena abbandonati poiché privi di residui polverosi, pertanto repertati e sottoposti a sequestro, tra cui una maglia del Napoli.
Ulteriori accertamenti di natura scientifica sono stati effettuati sia all’esterno che nell’abitacolo della cabina dell’autoarticolato.
Nel frattempo il malcapitato è morto in Polonia. Gli ulteriori accertamenti derivanti dallo screening hanno portato all’individuazione di un nutrito gruppo di pregiudicati, tutti provenienti dal quartiere “Barra” di Napoli, tuttora operante nell’intero territorio nazionale, specializzati nella commissione di rapine o furti in danno di autotrasportatori stranieri.
Le analisi comparative eseguite tra i profili genetici tipizzati dalle tracce biologiche repertate dalla Polizia Scientifica sulla cabina dell’autoarticolato e dalle tracce biologiche presenti sugli indumenti sequestrati, con quelli riconducibili ai pregiudicati partenopei attenzionati, ha permesso di ricondurli agli arrestati.