La Guardia di Finanza Roma ha scoperto, in uno studio odontoiatrico di Lavinio Mare, una donna che esercitava abusivamente la professione medica.
In particolare, nel corso delle attività investigative, i finanzieri della Compagnia di Nettuno hanno rilevato che, all’interno di un affermato e noto studio dentistico, operante da oltre un ventennio e che conta centinaia di clienti, l’attività odontoiatrica veniva esercitata prevalentemente dalla figlia della titolare dello studio: la giovane era nota ai propri pazienti come dentista, ma non aveva titolo per esercitare la professione di odontoiatra.
Eppure, dai pazienti sentiti dai finanzieri la pseudo odontoiatra era considerata una professionista di tutto rispetto: in realtà, pur essendo abilitata alla professione medica, non ha mai conseguito la specializzazione per la professione di odontoiatra. Di conseguenza, dai riscontri effettuati, è emersa la mancata iscrizione all’apposito albo.
A quanto risulta, da oltre un decennio avrebbe sottoposto gli ignari pazienti non solo ad estrazioni e cure dentarie, ma anche ad interventi di implantologia e protesi. A conclusione delle investigazioni, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, il Tribunale di Velletri ha disposto “il sequestro preventivo dei luoghi di esercizio e delle attrezzature costituenti lo studio odontoiatrico, al fine di evitare il protrarsi delle attività abusivamente esercitate e la continuazione del reato”, si legge in una nota dei finanzieri. Il provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi dalle Finanzieri di Nettuno.