Ancora dubbi, ancora ostacoli sul progetto dell’autostrada Roma-Latina. A sollevarli il deputato grillino Massimo Felice De Rosa, insieme a sei colleghi pentastellati, con un’interrogazione al ministro delle infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio. Gli onorevoli del Movimento5Stelle ricordano che l’8 febbraio scorso la Commissione riserva naturale statale del litorale romano ha espresso parere negativo, “obbligatorio e vincolante”, nell’area di sua competenza, relativamente al tracciato dell’autostrada, dall’A12-Fiume Tevere fino alla via Cristoforo Colombo. Un parere che è andato ad aggiungersi a quello dei Comuni di Roma, Pomezia, Ardea e Cori e alle osservazioni critiche dei Comuni di Aprilia e Latina. Evidenziando che il nuovo codice degli appalti rende obbligatoria la consultazione preventiva delle comunità interessate dalla realizzazione delle opere per le infrastrutture con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’assetto del territorio, i pentastellati sostengono che le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori dovranno pubblicare, sul proprio sito internet, i progetti di fattibilità relativi ai grandi progetti infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, e gli esiti della consultazione pubblica. “Gli enti, i comitati e le associazioni locali – attaccano De Rosa e gli altri – si sono espresse contro questa grande opera e hanno proposto alternative più economiche e meno inquinanti. Nello specifico si propone l’adeguamento in sicurezza della via Pontina da Roma a Terracina, la costruzione di una nuova rete di treno-tram denominata “M3”, e il potenziamento della rete ferroviaria attuale Roma-Latina, Nettuno-Campoleone e Ciampino-Velletri”. Per i grillini l’autostrada “implica un forte impatto sul delicato ecosistema protetto dei siti di interesse comunitario di Castel di Decima e Castel Porziano in prossimità dell’area di Tor De’ Cenci e la bretella Cisterna-Valmontone provocherà l’espropriazione di circa 46 aziende agricole lungo il tracciato e la compromissione di decine di aziende collocate sui 200 metri fuori dal tracciato a causa dell’inquinamento dei gas di scarico, danneggiando il monumento naturale di Giulianello”. Gli onorevoli a cinque stelle hanno invitato così il ministro a cancellare tale progetto e a fare “una ulteriore valutazione del rapporto costi-benefici dell’intera opera”.
C.P.
19/05/2017