Anni di battaglie inconcludenti hanno insegnato che la prudenza non è mai troppa, tuttavia la recente sentenza del Consiglio di Stato può considerarsi uno dei punti di svolta nell’ambito della vicenda della delocalizzazione delle antenne di Monte Cavo, a Rocca di Papa. Lo scorso 11 maggio, infatti, è stato respinto il ricorso delle società El Towers S.p.A., Elettronica Industriale Spa, Rti Reti Televisive Italiane Spa, che avevano impugnato la sentenza del TAR del 2015, la quale sostanzialmente confermava l’ordinanza di demolizione emanata nel 2003 dall’allora sindaco di Rocca di Papa Carlo Umberto Ponzo. “Nel merito l’appello è infondato – si legge nel dispositivo della sentenza -. Il quadro normativo di riferimento in materia di esercizio dell’attività di diffusione radio-televisiva, sebbene autorizzata a livello ministeriale, postula comunque che tale attività venga esercitata attraverso strutture idonee che non contrastino con la normativa urbanistica, e tale valutazione è rimessa ai Comuni interessati”. Alla notizia il sindaco in carica Emanuele Crestini ha espresso soddisfazione e annunciato i futuri intendimenti della maggioranza di governo. “L’attuale amministrazione comunale, nella scia dei provvedimenti adottati dalle amministrazioni precedenti – ha detto Crestini – ha ottenuto un risultato storico, molto importante, che cambia i rapporti di forza tra Comune e gestori televisivi. Questo significa che da domani dovranno essere riviste le condizioni della loro presenza su Monte Cavo e su tutto il territorio di Rocca di Papa. Faremo valere con forza la sentenza del Consiglio di Stato nelle sedi opportune ovvero in Regione e al Ministero dello Sviluppo Economico, affinché si attivino per la definitiva bonifica del territorio interessato”. Sulla questione però già da tempo sono circolate numerose preoccupazioni, che vedono il Comune, così come ufficializzato nel Documento Unico di Programmazione (Dup), operare per lo “spostamento delle stazioni radio base di telefonia mobile e degli impianti di emittenza radio-televisiva su siti comunali, garantendo introiti alle casse comunali”. Nonostante il Comune abbia smentito l’intenzione di consentire l’installazione di impianti radiotelevisivi in località “Costarelle”, così come era stato paventato, la preoccupazione della cittadinanza e parti politiche di vedere le antenne solo spostate di qualche metro permane. A dire la sua in merito è stato anche l’ex sindaco ed oggi consigliere di opposizione Pasquale Boccia, che questa sentenza l’ha aspettata per tutto l’arco dei suoi due mandati. “Per questo traguardo è stata importante l’azione del sindaco Ponzo che a suo tempo fece l’ordinanza, e la fase condotta con la mia amministrazione, che ha sempre tenuto alta l’attenzione nei confronti di questo annoso problema di Rocca di Papa, che lede l’ambiente e tutti i cittadini. Dalla sospensione cautelativa di quell’ordinanza abbiamo iniziato un lungo e faticoso lavoro presso tutti gli organi competenti – ha continuato Boccia-. Non abbiamo mai riscontrato, però, la volontà di dare concretezza a quanto deciso in vari tavoli di concertazione. E quindi c’è stato bisogno l’intervento di un altro potere, quello della giurisprudenza, con la sentenza del Consiglio di Stato che rappresenta ora un precedente importante per tutti gli altri ricorsi ancora in piedi”. “Oggi – ha concluso Boccia – mi rivolgo ai cittadini, perché tutti insieme dobbiamo pretendere quel riscatto che ci hanno negato per anni ed ottenere la demolizione delle antenne”.
18/05/2017