Con l’arrivo della bella stagione torna il pericolo incendi nelle aree boschive ed agricole.
I Comuni dei Castelli Romani, pertanto, hanno iniziato ad organizzarsi per mettere in atto misure preventive.
Il Comune di Velletri si è dotato di un apposito regolamento che vieta nelle zone più a rischio, nel periodo compreso fra giugno e settembre, di bruciare stoppie nei campi, con particolare riferimento alle giornate più calde o ventose, attraverso l’utilizzo di apparecchiature a fiamma o elettriche, motori, fornelli o inceneritori che producano fiamme o scintille.
Massima attenzione, inoltre, anche ai proprietari dei terreni a confine con le strade. Questi ultimi, entro il 30 giugno, hanno l’obbligo di tagliare rovi e sterpaglie, previa sanzioni amministrative ed eventuali responsabilità penali in caso di incendio. A lavoro anche la Protezione Civile di Lanuvio. Un esempio sono i lavori di bonifica messi in atto all’interno di Villa Sforza Cesarini, già a partire da fine marzo. La locale Protezione Civile ha precisato come “erbe infestanti e cespugli di rovi oltre ad essere un pericolo di innesco per incendi deturpano nel suo insieme il paesaggio”.
Lasciando l’asse appiense e virando sul quadrante tuscolano, work in progress anche dalle parti del Comune Marino.
Il coordinatore del Gruppo di Protezione Civile della città famosa in tutto il mondo per la Sagra dell’Uva, Giorgio Moretti, sulle misure di prevenzione agli incendi ha commentato: «Ci stiamo preparando. Abbiamo installato sopra il nostro mezzo “Defender” il modulo antincendio boschivo e controllato tutta l’attrezzatura. Tecnicamente siamo pronti. La regione – ha aggiunto Giorgio Moretti – dichiarerà lo stato di massima allerta dal 15 giugno al 30 settembre. Ovviamente se servisse interverremo anche prima. Un esempio è l’incendio di Pomezia, dove ci sono le autobotti di Genzano di Roma e Lanuvio. Speriamo di poter essere utili in questo lavoro di prevenzione».
I Comuni dei Castelli Romani, pertanto, hanno iniziato ad organizzarsi per mettere in atto misure preventive.
Il Comune di Velletri si è dotato di un apposito regolamento che vieta nelle zone più a rischio, nel periodo compreso fra giugno e settembre, di bruciare stoppie nei campi, con particolare riferimento alle giornate più calde o ventose, attraverso l’utilizzo di apparecchiature a fiamma o elettriche, motori, fornelli o inceneritori che producano fiamme o scintille.
Massima attenzione, inoltre, anche ai proprietari dei terreni a confine con le strade. Questi ultimi, entro il 30 giugno, hanno l’obbligo di tagliare rovi e sterpaglie, previa sanzioni amministrative ed eventuali responsabilità penali in caso di incendio. A lavoro anche la Protezione Civile di Lanuvio. Un esempio sono i lavori di bonifica messi in atto all’interno di Villa Sforza Cesarini, già a partire da fine marzo. La locale Protezione Civile ha precisato come “erbe infestanti e cespugli di rovi oltre ad essere un pericolo di innesco per incendi deturpano nel suo insieme il paesaggio”.
Lasciando l’asse appiense e virando sul quadrante tuscolano, work in progress anche dalle parti del Comune Marino.
Il coordinatore del Gruppo di Protezione Civile della città famosa in tutto il mondo per la Sagra dell’Uva, Giorgio Moretti, sulle misure di prevenzione agli incendi ha commentato: «Ci stiamo preparando. Abbiamo installato sopra il nostro mezzo “Defender” il modulo antincendio boschivo e controllato tutta l’attrezzatura. Tecnicamente siamo pronti. La regione – ha aggiunto Giorgio Moretti – dichiarerà lo stato di massima allerta dal 15 giugno al 30 settembre. Ovviamente se servisse interverremo anche prima. Un esempio è l’incendio di Pomezia, dove ci sono le autobotti di Genzano di Roma e Lanuvio. Speriamo di poter essere utili in questo lavoro di prevenzione».
18/05/2017