A far finire i cinque sotto accusa è stata la loro decisione, il 26 giugno 1998, di presentare opposizione al decreto ingiuntivo emesso dal pretore di Latina a favore della società Igeco, che aveva eseguito i lavori richiesti dall’ente per la rete idrica a Cerciabella e in via Marconi ma che non era poi stata pagata. In realtà il Comune, per quegli interventi, aveva dimenticato di chiedere, come previsto inizialmente, un mutuo alla Cassa depositi e prestiti e, giunto il momento del pagamento, si era trovato in difficoltà. Anziché pagare i 21 milioni e mezzo di lire richiesti aveva poi fatto opposizione. Secondo gli inquirenti contabili un errore fonte di sperpero di denaro. Nel 2001 il Tribunale di Latina ha rigettato l’opposizione al decreto ingiuntivo e il 2 febbraio 2012, con delibera di consiglio comunale, l’ente locale si è trovato a dover inserire tra i debiti fuori bilancio 31.753 euro destinati alla Igeco. Accusati di danno da lite temeraria e di aver fatto spendere 13.017 euro in più del necessario al Comune, tra spese legali e interessi, ex sindaco ed ex assessori sono stati mandati a giudizio. E respinte le loro giustificazioni ora sono stati condannati.
Clemente Pistilli