Si è conclusa con le braccia levate al cielo e lo sguardo fiero di chi sa di aver compiuto qualcosa di veramente eccezionale, l’avventura di Piera Nasso agli ultimi campionati italiani assoluti di KickBoxing che si sono tenuti presso il PlayHall di Riccione dal 5 al 7 maggio scorsi. Un’impresa pazzesca per la Fighter neroniana che al cospetto di avversarie tra le più quotate del panorama nazionale è riuscita a conquistare una medaglia d’oro (categoria Low Kick – 60Kg) che pesa come un macigno, una medaglia che la ripaga dei tanti sacrifici fatti in questo ultimo anno e che (soprattutto) le è valsa la classica chiamata che può cambiarti un’intera carriera: la Nazionale Italiana ha deciso infatti di aggregarla alla spedizione azzurra che prenderà parte alla prossima Coppa del Mondo a Budapest, in Ungheria, dal 18 al 21 maggio. Trentadue anni, un carattere che la porta ad alzare sempre l’asticella e “palle da vendere”. Piera Nasso è fatta così, è una tigre, la “Tigre di Anzio”: “quella dei campionati italiani assoluti è stata l’affermazione più importante di tutta la mia carriera fino a questo momento – ha confidato al Caffè di Anzio e Nettuno – una vittoria che ho cercato e voluto con tutta me stessa, mi sono allenata giorno e notte per arrivare a tagliare questo traguardo e adesso che ce l’ho fatta non mi sembra ancora vero”. Ed è stata una cavalcata trionfale quella della Nasso che, inserita in un girone all’italiana insieme a Debora Fiorino (Basilicata) e soprattutto alla fuoriclasse di Pedaso Laura Sacripanti che fino a quel momento le aveva dato soltanto dispiaceri, è riuscita ad imporsi grazie a due match praticamente perfetti per quantità e qualità. “Nel primo combattimento contro la Fiorino – ha spiegato Piera – sapendo che dopo avrei dovuto affrontare un altro match con un’avversaria molto ostica come Laura, ho cercato di gestire nel miglior modo possibile risparmiando energie e cercando di giocare d’astuzia. Erano due round, il primo l’ho studiata colpendo di rimessa, mentre nel secondo ho spinto un po di più senza però rischiare troppo e sono riuscita a batterla”. Archiviato l’incontro con l’atleta della Basilicata, la finale ha messo di fronte ancora una volta l’una contro l’altra Piera Nasso e Laura Sacripanti: “venivo dalla cocente sconfitta contro Laura per appena due secondi rimediata al Criterium e dovevo assolutamente vincere io questa volta – ha proseguito la Nasso – considerando poi che si trattava di una finale, c’era anche quella tensione che se tramutata in energia positiva ti consente di compiere l’impresa”. “Ed io – ha ammesso – era proprio quella la sensazione che provavo, la consapevolezza di poter compiere l’impresa di giornata e conquistare la medaglia d’oro. Volevo e dovevo vincere a tutti i costi, nel primo round ho fatto come nell’incontro precedente e l’ho studiata, lei si muoveva molto e cercavo di anticiparla risparmiando energie preziose che sapevo mi sarebbero servite più avanti. Nel secondo round infatti ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e ho dato veramente tutto quello che avevo dentro, soprattutto gli ultimi venti secondi e alla fine è andata bene”. “Dedico questo campionato italiano – ha concluso Piera Nasso – ai miei maestri Pino Ferrazzano e Massimiliano Fioravanti che hanno creduto in me dal primo momento che ci siamo conosciuti, ringrazio Manuel La Porta proprietario della palestra Pianeta Benessere, lo sponsor Pasquale di Ottica Greco ed il mio team Warriors, sono loro le persone che mi hanno dato la carica necessaria. Adesso devo dimenticare in fretta l’euforia per questa vittoria, giovedì sarò a Budapest aggregata alla nazionale italiana per la Coppa del Mondo e sarà la prima competizione estera della mia carriera, ho un misto di emozioni che non riesco nemmeno ad esprimere bene ed è un appuntamento che non voglio assolutamente sbagliare”. Alessandro Bellardini
15/05/2017