Tutto è iniziato dopo la morte di un’anziana investita a Sezze nel novembre 2015. La donna si era spenta il giorno dopo l’incidente e gli inquirenti erano in cerca dell’investitore, fuggito senza lasciare traccia. I carabinieri del Reparto operativo di Latina erano riusciti a risalire al conducente del veicolo, allora sottoposto agli arresti domiciliari, e al gestore di un deposito di auto di Maenza. Secondo i militari in quel centro era stata rottamata l’autovettura proprio con il fine di nascondere le prove del fatto. Ieri il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Roma, insieme agli uomini del comando provinciale di Latina, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo del centro di raccolta di veicoli di Maenza, su disposizione del tribunale pontino, perché nell’area è risultata la mancata pavimentazione e impermeabilizzazione, oltre all’assenza di autorizzazione allo scarico delle acque reflue.