«Il 20 aprile abbiamo inviato al consorzio di Colle Romito una richiesta per ottenere i soldi che ci sono dovuti», spiega l’amministratore della ditta. «Per tutta risposta, il giorno dopo il consorzio ci ha inviato una disdetta a partire dal 1 maggio, che secondo i nostri legali non è motivata. Ci tengo a sottolineare che per tutto il periodo di morosità la Chimaera ha sempre pagato lo stipendio ai lavoratori». La società fa sapere di aver avviato diverse azioni legali, civili e penali, nei confronti del consorzio di Colle Romito.
Sentiti dal Caffè, i responsabili del consorzio fanno sapere di aver disdetto il contratto con la Chimaera perché la ditta non avrebbe rispettato alcuni impegni presi nell’accordo e sarebbe quindi inadempiente. Contestano anche l’ammontare delle fatture non pagate – a loro parere non è di 80mila euro ma di 50mila – che giustificano come una “forma cautelare”.
Nel frattempo è stata contattata una nuova società che dovrebbe sostituirsi alla Chimaera nel servizio di custodia. Circostanza che il consorzio di Colle Romito conferma, anche se non è stato siglato ancora nessun contratto. «Anche questa circostanza – commenta l’amministratore di Chimaera – è al vaglio dei nostri legali».