Sul piede di guerre i pendolari che usufruiscono della Stazione di Tor Vergata per raggiungere Roma Termini e ritornare alla fine della giornata di lavoro. La loro è un’odissea quotidiana per carenza di parcheggi, aggravata dal fatto che l’unico accessibile sterrato, da oltre un anno e mezzo non è fruibile a causa del cantiere aperto per la realizzazione del raddoppio del cavalcavia di via di Perazzeta, verso il centro di ricerca Esa-Esrin. Un cantiere che, non si sa perché, è fermo da oltre un anno, così trovare un posto auto nelle adiacenze della stazione (raggiungibile per lo più con un mezzo proprio) è diventata ormai una mission impossibile per i pendolari, i quali in questi giorni si stanno mobilitando, attraverso un comitato spontaneo e, con un volantinaggio, invitano i viaggiatori ad inviare mail di protesta al Comune di Frascati. Chiedono “la riapertura immediata dello spiazzo sterrato, previa pulizia delle erbacce e dei rovi che hanno invaso lo slargo e l’avvio della realizzazione del parcheggio multipiano”. Intervento, questo il cui protocollo d’intesa fu firmato nel 2007 dalla ex Provincia di Roma, e che l’attuale Città metropolitana non ha ancora non ha ancora ripreso in mano.”La stazione è un importante centro di snodo e mancano i servizi- scrivono nel volantino – A distanza di ben due anni dall’incontro con il vicesindaco, i pendolari della fermata di Tor Vergata si uniscono per segnalare le crescenti difficoltà nel trovare parcheggio. I lavori per l’ampliamento del ponte di collegamento con i laboratori Esa sono fermi da quasi un anno e lo spiazzo sterrato resta praticamente inutilizzato creando un danno a tutti gli utenti della stazione ferroviaria. Inoltre- proseguono- molti di noi si sono ritrovati a pagare diverse multe per divieto di sosta, le auto aumentano ogni giorno di più e già alle 7,30 i parcheggi “autorizzati” sono già occupati. Si sono anche manifestati atti di vandalismo a discapito delle auto. Riteniamo che non si possa più far finta di nulla”. Un malcontento più che legittimo, quello di questi cittadini, che con la loro mobilitazione sperano di sensibilizzare chi di dovere a dare risposte alle loro istanze. “La stazione di Tor Vergata , utilizzata ogni giorno da migliaia di pendolari è ormai abbandonata a se stessa e resta una fermata a servizi zero. Neanche il servizio primario della vendita dei biglietti è fornito dalle Ferrovie, poiché sono state eliminate le casse automatiche – scrive Veronica – Inoltre il parcheggio privato adiacente alla stazione ha un abbonamento di addirittura 55 euro, mentre la realizzazione di un parcheggio multipiano, pomposamente annunciata nel 2007 non è mai stata presa seriamente in considerazione. Noi pendolari abbiamo il diritto di poter lasciare la nostra auto senza costi aggiuntivi. Anche Anna manifesta “tutto il suo tutto disappunto per la situazione ancora irrisolta. Invece di venire incontro alle esigenze dei lavoratori pendolari – aggiunge – la polizia municipale è oltremodo severa e intransigente e l’amministrazione comunale assolutamente insensibile alle necessità dei pendolari. Le vostre multe sono uno schiaffo ai cittadini e la mancanza di soluzioni un’ingiustizia alla vergogna. Auspico una risposta con delle soluzioni”. Anche Massimo evidenzia nella mail “l’assoluta carenza di parcheggi gratuiti presso la stazione di Tor Vergata, volti a favorire l’utilizzo dello snodo ferroviario che è essenziale per coloro che si recano giornalmente a Roma e per decrementare il traffico su gomma che affligge la nostra cittadina. L’amministrazione cittadina nulla fa per favorire l’utilizzo di questa stazione ma, al contrario non è infrequente l’elevazione di verbali per sosta vietata volti a punire gli utilizzatori del treno”. Anche il Partito Democratico si inserisce nella discussione sulla problematica e ricorda “Da amministratori di Frascati nell’ottobre del 2015 adottammo provvedimenti straordinari per consentire ai pendolari per potere avere degli stalli per lasciare la propria auto lungo via Enrico Fermi e, limitatamente, all’inizio del senso unico di via di Perazzeta. Provvedimenti che servivano per tamponare il disagio che sarebbe dovuto durare pochi mes i- E’ evidente – sottolineano dal Pd- che quei provvedimenti non bastano più. La domanda è: che cosa sta facendo la Città metropolitana, titolare del’intervento per la realizzazione del nuovo cavalcavia verso Esa-Esrin? Perché i lavori sono fermi da mesi e non si ha alcuna notizia sui motivi della sospensione del cantiere? Interesseremo di questo problema il gruppo Pd in Città metropolitana, perché riteniamo che le istanze dei pendolari siano più che legittime!”. Insomma, un altro argomento su cui di battere in campagna elettorale, di cui i candidati a sindaco non potranno non tenere conto.
20/04/2017