La Corte dei Conti ha riconosciuto la responsabilità di Piero Maragoni, in pensione dal 2009, per non aver pagato subito una serie di fatture per 368 mila euro alla Siscom, affidataria nel 2008 dell’appalto per i lavori di rifacimento delle strade comunali. Lavori commissionati e poi non pagati. Solo una fattura fu subito liquidata. Per tutte le altre la società ha dovuto affrontare un lungo contenzioso dai quali è risultata sempre vincitrice.
I maggiori oneri che l’amministrazione di Terracina ha liquidato alla Siscom, per effetto proprio del contenzioso (interessi legali e spese di lite), sono stati l’oggetto del giudizio per il danno provocato alle casse pubbliche. Nel frattempo è intervenuto il dissesto finanziario del Comune nel 2011. Il Commissario nominato per risanare i conti ha riconosciuto che i crediti residui della società verso il Comune ammontavano a 138.525 euro: Comune e ditta si accordarono per pagare solo la metà del debito, pari a 64.288 euro. Cifra che, “seppure inferiore a quello costituente il credito della ditta a titolo di interessi e spese – si legge nella sentenza della Corte dei Conti – costituisce per la Procura pur sempre un danno erariale in quanto ha fatto lievitare i costi complessivi delle opere per fatti – la mancata emissione, entro i termini, del mandati di pagamento in relazione al pagamento delle fatture emesse dalla società creditrice, debitamente vistate e provviste di fondi – che non trovano giustificazione alcuna”. Peraltro i soldi per pagare le fatture c’erano ed erano vincolati. Eppure Maragoni avrebbe fatto confluire il denaro nella tesoreria, senza destinazione specifica.
Sull’ex funzionario pesa anche una condanna a 4 anni per il reato di peculato continuato e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, per “manipolazione delle scritture contabili” e “l’utilizzo sistematico delle anticipazioni di tesoreria che, accumulando debiti per interessi, ha determinato il progressivo lievitare del debito dell’ente, fino a causarne il dissesto nel 2011”.
Dalla Corte dei Conti, Maragoni è stato condannato a rifondere al Comune di Terracina la somma di euro 64.288 euro.