È stato condannato a 21 anni dalla Corte d’Assise di Frosinone Adrian Rotari, 28 anni, accusato dell’omicidio di Victor Sirbu. Il moldavo, di 55 anni, venne ucciso il 28 dicembre 2014 e il suo corpo venne ritrovato, dopo lo smottamento di una duna sulla spiaggia di Ardea, l’8 febbraio successivo, essendo stato nascosto in un canale di scolo.
Ion Dima, 49 anni, Grigore Bovol, 44 anni e Ion Tarlev sono stati assolti perché estranei ai fatti, dopo oltre un anno trascorso in carcere. Tudor Malcoci, arrestato a marzo 2016 in Ucraina, è ancora in attesa di processo.
L’omicidio, inquadrato dalla Procura di Velletri nell’ambito di scontri nella criminalità organizzata di matrice russo-moldava, anche se all’apparenza frutto di un litigio per futili motivi, ha portato gli inquirenti ad accendere un faro sugli interessi della criminalità dell’Est sul litorale. Sirbu, ritenuto personaggio di spicco della mala moldava, nel 2014 era ospite di Malcoci e della fidanzata, avendo trascorso in patria parecchio tempo in carcere insieme a Malcoci, entrambi accusati di omicidio. E proprio la fidanzata dell’ormai ex latitante rivelò ai carabinieri di Anzio di un incontro avvenuto a casa di Rotari il 28 dicembre 2014. La ragazza disse che era rimasta all’interno dell’abitazione, mentre gli uomini, ovvero la vittima e gli allora indagati, si erano riuniti all’esterno attorno al fuoco. La donna aveva quindi precisato di aver sentito delle urla e poi un gran movimento. Lei avrebbe finto di dormire sul divano e quando poi avrebbe chiesto spiegazioni al fidanzato quest’ultimo gli avrebbe detto: “Victor è andato”. Il corpo del 55enne venne scoperto per caso sulla spiaggia di Lupetta e, secondo gli investigatori, Sirbu, dopo essere stato gravemente ferito da Rotari con un tirapugni, sarebbe stato trasportato sulla spiaggia, a un chilometro di distanza, e, non essendo ancora morto, finito a furia di colpi sulla testa.