C’è una prostituta, sulla Pontina, che divora libri in attesa dei clienti. Si chiama Anna, ha 27 anni e “Delitto e Castigo” di Dostoevskij l’ha già letto più di una volta, ma questa volta è il regalo di un cliente. Sfoglia le pagine dell’opera dalla copertina rigida seduta sul guard-rail dell’uscita della strada che da Roma conduce a Latina e alza lo sguardo ad ogni macchina che passa. «Ogni giorno si fermano circa 30 clienti, anche perché sono attratti da me che leggo i libri. Ma non ho iniziato a farlo per questo, è solo un modo per passare il tempo». Anna lavora a Latina da un anno, prima era a Roma e prima ancora in Sicilia dove era stata portata di forza da un uomo che poi è finito in carcere. Così è diventata una lucciola, ma ha mantenuto una luce negli occhi ogni volta che parla di quello che ama fare: leggere. Ora svolge la sua attività autonomamente, senza protezione di nessuno, e tre mesi all’anno torna dai suoi due figli in Ucraina. Non si fa portare in case o hotel da nessuno, anche se il guadagno sarebbe più alto, perché non si fida delle persone. Consuma i rapporti sessuali a bordo strada, in un’auto appostata in qualche parcheggio nascosto. Ci sono clienti che tornano da lei anche tre volte al mese, con cui condivide degli interessi. «Mi piace leggere da quando sono piccola, è la mia passione e questo ai clienti lo racconto. Il mio scrittore preferito è Stephen King: quando esce un suo libro corro sempre in libreria e lo compro subito, anche se costa trenta euro». Poco dietro la sua postazione dalle 9 alle 19 di ogni giorno c’è un piccolo rifugio, dove tiene la sua “biblioteca” e il libro del cuore “Il pirata” di Harold Robbins, l’unico che non presta mai. Racconta la storia di un uomo ricco che manovra milioni di dollari con lo stesso regale distacco con cui compra una donna o fa uccidere chi lo tradisce. Una storia con cui condivide gli argomenti soldi e sesso. Insieme a “Il pirata” ci sono altri libri dalla copertina rovinata, che mostrano tutte le volte che sono stati sfogliati. «Con alcuni clienti condivido la passione per la lettura, io presto a loro dei libri che poi mi restituiscono e loro me ne regalano altri, sapendo che mi piace leggere. Un libro di 700 pagine lo finisco in tre giorni. Se sono più corti li finisco anche solo in un giorno». Di fronte alla constatazione che non capita certo tutti i giorni di trovare una prostituta che legga Dostoevskij nell’attesa dei clienti, abbassa la testa e dice «Così mi fai arrossire» e confessa che tempo fa un ragazzo era venuto a farle delle domande e a chiederle delle foto, ma lei si vergognava perché era un maschio e ha detto di no. Se prima o poi smetterà di fare questo mestiere, ancora non lo sa. Accarezza i lunghi capelli biondi, abbassa lo sguardo e dice «Mi servono i soldi per crescere i miei due bambini. Per adesso resto qui».
Bianca Francavilla
Foto: Augusta Calandrini