Da subito una notizia. L’assessore Riccardo Borghesi fa sapere che sono stati registrati tutti i siti della città in cui sono presenti antenne “ed è stato creato un catasto degli impianti di Teleradiocomunicazione. Ora la ditta è al lavoro nella fase di misurazione del campo elettrico generato da ciascun impianto: ad oggi sono state misurate 23 antenne sulle 63 presenti a Pomezia”.
“Il progetto – fa sapere il Comune – è quindi nella fase iniziale: analisi territoriale preliminare e studio dei livelli elettromagnetici di fondo con realizzazione del catasto degli impianti esistenti. Seguiranno altre 3 fasi: sintesi dei dati raccolti ed individuazione preliminare dei siti; piano delle emissioni elettromagnetiche, individuazione di aree maggiormente idonee, aree di attenzione e aree sensibili; stesura del regolamento che indichi le direttive in termini urbanistici degli impianti”. Resta da sciogliere il nodo degli impianti già installati, spesso nei pressi di scuole e di centri che ospitano (o dovrebbero ospitare a breve) dei minorenni. Ne sarà prevista la rimozione o verranno lasciati dove sono oggi?
«Il nostro obiettivo, già dichiarato nel programma elettorale e previsto dalla normativa, è quello di adottare un Regolamento che assicuri il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con particolare riguardo ai siti ed edifici sensibili come le scuole o gli ospedali – aggiunge il sindaco Fabio Fucci – Per la prima volta in questo Comune sono state censite le antenne presenti e si sta lavorando alla redazione di un Piano e di un Regolamento: un obiettivo importante voluto dagli stessi cittadini che hanno contribuito alla stesura del nostro programma elettorale».