Arrestato i primi di luglio con l’accusa di aver ucciso sua madre, Giovanni Zanoli – 64enne di Aprilia – è stato rinviato a giudizio per l’ipotesi di reato di omicidio. Il processo inizierà il 6 giugno. Zanoli non sarà da solo alla sbarra: anche un’altra persona è accusata dello stesso reato.
Il 64enne era stato il primo a chiamare il 118, quella tragica mattina del 10 giugno 2016. Aveva detto di aver trovato la madre, Rosa Grossi di 88 anni, in una pozza di sangue nella sua casa di via Selciatella ad Aprilia. Era agonizzante: la donna sarebbe morta poche ore dopo in ospedale a Latina. Il figlio della donna aveva partecipato ai funerali e si era lasciato intervistare dalla trasmissione televisiva di Rete Quattro Quinta Colonna. Ed invece i primi di luglio avrebbe confessato ai Carabinieri di essere l’autore della brutale aggressione, salvo poi ritrattare qualche giorno dopo. Zanoli avrebbe sì ammesso di aver afferrato la madre Rosa, ma non di averla picchiata né tantomeno uccisa. Zanoli sarebbe apparso confuso e provato dalla situazione, tanto da non riuscire a ricordare quanto accaduto quella tragica mattina di un mese fa.
Ad ottobre, altro colpo di scena. I Carabinieri hanno arrestato il 47enne Victor Popa, sulla base dei risultati degli esami effettuati nell’abitazione di Rosa Grossi. Nel corso del sopralluogo successivo alla scoperta dell’omicidio, da parte del Nucleo investigativo e del R.I.S. di Roma, infatti, una strana circostanza aveva attirato l’attenzione dei carabinieri: la tapparella della finestra della cucina era stata sollevata e bloccata con delle zeppe di legno. Tamponando i pezzetti e facendo effettuare delle analisi di natura biologica, i carabinieri sono risaliti a un profilo genetico corrispondente a quello di Victor Popa e hanno dedotto che, probabilmente, l’uomo aveva tentato di introdursi in casa proprio quella notte, forse con l’intento di rubare. Nell’interrogatorio di garanzia il 47enne scelse di rimanere in silenzio. Anche lui andrà a processo a giugno, ma con l’accusa di tentato furto.