“In estate prima e a novembre poi, il Comitato Anzio No Biogas, nella fattispecie alcuni militanti di Rifondazione Comunista – dichiara Lorenzo Silla – chiese esplicitamente questa soluzione insieme all’indagine epidemiologica di coorte. Sono arrivate entrambe, a testimonianza che l’unità tra cittadini, movimenti e forze politiche riesce a rovesciare uno stato di cose che sembrava segnato. Bruschini in buona sostanza è stato costretto a cambiare idea, comprendendo che sarebbe andato incontro ad una impopolarità devastante dal punto di vista politico, se avesse ignorato le proteste”.
“Scendere in piazza serve, aprire le vertenze serve, stare dalla parte dei cittadini serve eccome: il potere di chi amministra la città sulla popolazione non è più scontato. Bruschini probabilmente l’ha capito e non ha voluto essere ricordato come colui che segna la definitiva separazione tra il centro destra e il suo elettorato”.
Ora gli attivisti si attendono anche ricorsi da parte delle ditte proponenti, ma per ora i progetti sono stati fermati: si attende quindi che la giustizia faccia il suo corso.