SANTA PALOMBA, SPARISCE LA ROMA-NETTUNO
Da che erano decine i treni della Roma-Nettuno che transitavano per Santa Palomba, la stazione di Pomezia che serve un’importante area industriale, dal 12 marzo solo sette convogli della FL 8 seguiranno il solito tragitto. Tutti gli altri salteranno a piedi pari Santa Palomba. Difficile capire il motivo di tale scelta su una tratta tra le più frequentate del Lazio. A quanto si apprende, inoltre, al tavolo di confronto con i sindaci e i comitati dei pendolari non era stato nemmeno invitato il Primo cittadino di Pomezia, che pure forse avrebbe avuto qualcosa da dire a riguardo. Va detto che Santa Palomba resta comunque ampiamente servita: sono aumentati, infatti, i treni della FL 7 (Roma-Formia-Napoli) che dal 12 marzo faranno tappa alla stazione di Pomezia. L’incremento dei treni da e verso il sud del Lazio trova ragione proprio nel fatto che sono stati gli utenti di quelle zone a lamentare un servizio insufficiente, e si è cercato di accontentarli. Peccato che ora i pendolari della FL 8 si sentano bistrattati: «Non possiamo descrivere i disagi di tutti – spiega una dipendente di un’azienda di Pomezia – quello che possiamo dire è cosa cambierà per noi che lavoriamo a Santa Palomba: Aumenteremo la durata del tragitto di 15 minuti circa sia all’andata che al ritorno. Dovremo uscire dal lavoro 15 minuti prima, non sempre possibile. Avremo a Campoleone delle coincidenze strettissime di 5-6 minuti e in alcuni orari anche di 4. Perderemo sempre il Minturno o il Latina a Campoleone, stando lì ad aspettare un’ora il successivo e collezionando ulteriori ritardi e recuperi sul lavoro».
I COMITATI SI COORDINANO
Nel frattempo i pendolari si stanno organizzando unendo i comitati della FL 8 e della FL 7, per dare più forza alle proprie istanze. È apparso alla stazione di Santa Palomba un volantino che pubblicizza la pagina facebook “Pendolari stazione Pomezia”, che raccoglie tutti gli utenti dei treni che si trovano a dover passare per la stazione pometina, al fine di scambiarsi informazioni utili e per coordinare le proteste contro Trenitalia e la Regione. Già, perché a quanto pare nemmeno il comitato della Roma-Formia-Napoli, nonostante le modifiche dovessero essere a loro favore, sembra soddisfatto. Troppi tragitti affidati alle coincidenze, tempi di viaggio allungati, carenza di treni nella fascia mattutina e taglio delle fermate in alcune stazioni. “Gli incontri realizzati (in Regione, ndr) assumono più una forma consultiva che partecipativa – spiega il comitato – La creazione dei tavoli tecnici di concertazione, che la Regione ha più volte annunciato, non si è ancora concretizzata: solamente così si può realizzare quel lavoro collaborativo, già obiettivo della Regione, tra le istituzioni e i cittadini, evitando ulteriori momenti di conflittualità”.