Il Latina Calcio ha scelto la strada del fallimento pilotato. È quanto emerso al termine dell’udienza presso la sezione fallimentare del Tribunale di Latina.
Durante l’incontro tra le parti (presente il presidente Benedetto Mancini con i suoi legali), la nuova società ha aderito al fallimento perché come spiegato dal legale Renato Arcidiacono, “perché non c’erano i numeri per proseguire con la situazione che era stata lasciata in precedenza. Abbiamo solo chiesto l’esercizio provvisorio per salvaguardare il titolo della società, depositando anche una proposta irrevocabile di acquisto del titolo sportivo da parte della società che fa capo a Mancini”.
La nuova società ha chiesto ed ottenuto, quindi, l’esercizio provvisorio, per tentare di salvaguardare almeno il titolo sportivo. Ora, la nuova proprietà, succeduta nei mesi scorsi alla gestione Maietta-Aprile, dovrà presentare al giudice fallimentare un piano finanziario entro il 27 febbraio. Nel contempo ha già depositato una proposta irrevocabile di acquisto del titolo sportivo. nei giorni scorsi sempre Mancini ha denunciato in Procura i vecchi soci Antonio Aprile e Pasquale Maietta per truffa e appropriazione indebita. La nuova proprietà sostiene che dalla cassa sono spariti circa 125.000 euro.
L’ipotesi del fallimento pilotato consentirebbe di salvare il titolo sportivo e ripartire nella stessa categoria. La stessa procedura che utilizzò il Bari calcio per salvarsi dal fallimento. I numeri a sostegno di questa strada sono stati illustrati in aula: il Latina ha incassato 1,5 milioni con la vendita di 12 giocatori, avviando un risanamento che potrebbe avere ulteriori sviluppi. Ma ora sarà il giudice a decidere.