Se ti ricatta … non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore. Se ti isola, umilia, offende …non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”. Se ti uccide …non è amore.
Nel giorno di San Valentino, in cui tutto il mondo celebra l’amore, la Polizia di Stato sceglie di stare vicina alle donne con la campagna “…questo non è amore” che prevede in tutte le province italiane camper, pullman, gazebo e altri momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza.
La Questura di Latina in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Latina e l’Associazione Centro Donna LILIT domani 14 febbraio, in occasione della giornata di “San Valentino” sarà presente per le strade della città con il Progetto Camper.Il progetto ha come obiettivo quello di favorire l’emersione del fenomeno, agevolando e promuovendo un contatto diretto con le potenziali vittime, offrendo loro il supporto di un’equipe multidisciplinare, composta da operatori specializzati: medici/psicologi, esperti di reati contro la persona, rappresentanti della locale Rete Antiviolenza e delle Associazioni attive sul territorio.
Per tutta la giornata gli uomini e le donne della Polizia di Stato affiancati da psicologi della Polizia di Stato saranno presenti per informare, consigliare, guidare e sostenere tutte quelle persone, uomini e donne che stanno vivendo momenti di difficoltà. Saranno presenti anche i servizi sociali del Comune di Latina ed esperti del Centro Donna LILIT che distribuiranno materiale informativo e saranno a disposizione per chi avesse bisogno di aiuto.
Un’idea, quella del progetto CAMPER contro la violenza di genere che, partito a luglio del 2016, in circa sei mesi in 22 province italiane ha consentito di contattare oltre 18.600 persone, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutelae di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.