Sono oltre 2 milioni i pendolari dell’area metropolitana romana. Un esercito che ogni giorno invade la capitale per motivi di lavoro (66%) o di studio (34%) costretto a un calvario quotidiano. Sì perché i disagi sembrano moltiplicarsi e sistematicamente si deve far fronte a sorprese negative che allungano i tempi per raggiungere la città. Soprattutto chi sceglie l’auto (il 48% dei pendolari), spesso va incontro a file interminabili e ingorghi micidiali su strade che sono diventate un vero e proprio incubo per traffico, assenza di manutenzione e pericolosità. Secondo uno studio dell’Astral al primo posto per traffico medio giornaliero c’è la via Pontina con 78.061 veicoli, ma nella top ten sono presenti sia la via Appia (ottavo posto con oltre 38mila veicoli) sia la Nettunense (settimo posto con quasi 39mila veicoli) che incrocia la “regina viarum” in località Santa Maria delle Mole (Marino), un incrocio che a qualsiasi ora del giorno rappresenta un duro ostacolo da superare. Negli ultimi tre anni, infatti, a causa di un’ordinanza della Provincia di Roma che ha interdetto il passaggio dei tir nel tratto di via Ardeatina il traffico in questa zona è cresciuto in maniera esponenziale con un enorme aumento degli autotreni che percorrono l’anello via Appia, via Nettunense, via del Divino Amore. Sono sorti anche dei comitati per protestare contro questa situazione che rende la vita impossibile ai residenti. “Il quadrante che va dall’uscita 23 al polo industriale di Pomezia, uno dei più grandi d’Italia, è ormai al collasso infrastrutturale e necessità di interventi concreti – spiega Alfredo Bertini, comandante della Polizia Locale di Marino – Per quanto riguarda invece il completamento della tangenziale dei Castelli nella zona di Albano (inaugurata il 26 settembre scorso dal presidente dalla Regione Lazio Nicola Zingaretti) si tratta di un’opera utile, interessante, ma che ha effetti collaterali sul traffico, soprattutto la mattina, con nuovi ingorghi. La mobilità è un fenomeno che va gestito per area vasta, con una visione globale e in un’ottica integrata”. Secondo molti pendolari, infatti, dopo l’apertura del nuovo tratto il traffico in via Appia si è ulteriormente aggravato nelle zone di Castel Gandolfo, Santa Maria delle Mole e Ciampino che non riescono a smaltire il crescente flusso di veicoli che si immettono su una strada a una corsia.
Secondo i dati Istat sono circa 10mila i flussi di mobilità in ingresso a Roma provenienti da Ciampino, mentre 7.500 arrivano da Marino. Nel dettaglio, si spostano per motivi di lavoro o di studio il 51% della popolazione residente ad Albano, Castel Gandolfo e a Marino, il 50% di quella residente a Frascati, Genzano e Ariccia, il 53% di quella residente a Ciampino e Monte Porzio Catone e il 46% di quella residente a Velletri. Tra i comuni dei Castelli quello più “collegato” alla capitale è Frascati, oltre il 70% dei pendolari, infatti è diretto a Roma, ma c’è anche chi sceglie altre Province, come Frosinone o Latina che attrae il maggior numero di pendolari in uscita dalla capitale (44%).
Secondo i dati Istat sono circa 10mila i flussi di mobilità in ingresso a Roma provenienti da Ciampino, mentre 7.500 arrivano da Marino. Nel dettaglio, si spostano per motivi di lavoro o di studio il 51% della popolazione residente ad Albano, Castel Gandolfo e a Marino, il 50% di quella residente a Frascati, Genzano e Ariccia, il 53% di quella residente a Ciampino e Monte Porzio Catone e il 46% di quella residente a Velletri. Tra i comuni dei Castelli quello più “collegato” alla capitale è Frascati, oltre il 70% dei pendolari, infatti è diretto a Roma, ma c’è anche chi sceglie altre Province, come Frosinone o Latina che attrae il maggior numero di pendolari in uscita dalla capitale (44%).
02/02/2017