Se c’è un fatto che più di altri è in grado di raccontare una diffusa crisi di valori è il furto nei cimiteri. E purtroppo è quanto accade da qualche tempo all’interno del cimitero di Pomezia: ovvero le numerose profanazioni delle tombe dei defunti e i conseguenti furti. È quanto denunciano moltissimi cittadini autori di post e commenti su Facebook. Sono ben due le ultime segnalazioni pubblicate in poche ore che hanno fatto scattare l’allarme sul fenomeno: oggetti e ornamenti funebri che secondo gli autori dei post sono stati rubati dalle lapidi dei loro cari.
In particolare “piccoli oggetti di Natale”, racconta la firmataria di una delle segnalazioni, che poi aggiunge che sarebbe l’ennesima volta che il fatto si ripete. Da lì l’idea di lanciare una raccolta firme per chiedere più controllo all’interno del cimitero. Decine e decine i commenti sotto il post, che segnalano come la cosa si sarebbe ripetuta più volte. Dai vari interventi si evince infatti come all’interno del camposanto si compiano abitualmente furti di ogni cosa: dai fiori freschi lasciati sulla tomba del proprio congiunto, a santini, statuette e oggettistica funeraria, fino ai vasi, sottovasi e altro ancora.
Ma non basta, perché in un altro post una donna denuncia: “Hanno rubato due volte sulla tomba di mia sorella e altrettante su quella di mio padre, se ci sarà una raccolta di firme io ci sono”. Ma qualcuno ha già provato a inventarsi qualche trucchetto per evitare i macabri furti. “Dalla tomba di mio padre è sparita una piccola statuetta di padre Pio, ho notato che tanta gente incolla gli oggetti sul marmo per evitare i furti”. Una precedente segnalazione, invece, risale a venerdì scorso. Anche questa seguita da decine di commenti tra i quali spiccano un paio di denunce di furti di poco conto materiale ma di enorme gravità morale. Ad esempio la sigaretta di un parente fumatore che non c’è più o addirittura di porzioni del marmo dei sepolcri: “Sulla tomba della mia nonnetta sono già due volte (in pochi mesi) che spariscono mensola e vaso di marmo smontate con vera maestria… al cimitero nessuno sa o ha visto nulla”.