A distanza di quasi tre anni dalla morte della piccola Azzurra, escluse responsabilità da parte dei medici del “Gemelli” e chiesta l’archiviazione per un anestesista e un pediatra del “Goretti”, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, dopo aver negato la perizia chiesta dalle difese, ha disposto il rinvio a giudizio di tre “camici bianchi” dell’ospedale di Latina, accusati di omicidio colposo. Per il decesso della bambina di otto mesi, di Sezze, sono stati ritenuti responsabili la pediatra che l’aveva in cura e due pediatri, uno dei quali dirigente medico, dell’ospedale “Goretti”. E il processo è fissato, davanti al Tribunale di Latina, per il prossimo 8 marzo.
La pediatra che aveva in cura la piccola è accusata di non aver effettuato una visita domiciliare per appurare le condizioni della piccola, “nonostante le richieste in tal senso dei genitori e la persistenza di una sintomatologia, descritta dagli stessi telefonicamente, preoccupante, nonché per non aver indirizzato comunque i genitori presso l’ospedale di Latina”. La pediatra in servizio al “Goretti” e il dirigente medico dello stesso ospedale, entrambi di Cisterna, sono accusati invece di non “aver correttamente attivato un percorso diagnostico finalizzato a una corretta diagnosi, tanto che la bambina rimaneva per sei ore senza orientamento diagnostico, con inevitabile progressione della patologia, che non poteva che essere ricondotta ad una origine intestinale e che, in considerazione dell’età del soggetto, non poteva che essere costituita da un’occlusione intestinale del lume”. I due sono inoltre accusati di “aver ritardato nel decidere il trasferimento della bambina presso il policlinico Gemelli, dotato del reparto di terapia intensiva neonatale dove, dopo la corretta diagnosi, veniva preparata per l’intervento chirurgico, poi non eseguito essendo intervenuto il decesso”.