Forse i licenziamenti si possono evitare, ma bisogna tagliare tutto il più possibile. Una flebile speranza per i lavoratori della Fiorucci di Pomezia si è accesa nel lungo incontro che si è tenuto ieri tra i sindacati e l’azienda nella sede romana di Unindustria. La ditta, che nei giorni scorsi ha annunciato il licenziamento di 106 dipendenti dello stabilimento di Santa Palomba, ha accettato l’apertura di una trattativa con i rappresentanti dei lavoratori rilanciando una nuova proposta che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) scongiurare la prospettiva dei licenziamenti.
Addio alla navetta, alle indennità di trasporto con voucher, ai classici premi di produttività e partecipazione (che lascerebbero il posto a un nuovo “premio obiettivi”, che terrebbe conto della presenza) e alle cure termali. È stata proposta dall’azienda anche la rinuncia a 5 giorni di permessi retribuiti, l’esternalizzazione di 32 posti di lavoro, con ricollocazione dei dipendenti, e la trasformazione in “welfare” (cioè una sorta di “benefit”) dei premi di secondo livello del settore impiegatizio. Insomma, la trattativa è ancora nel pieno e le parti si rincontreranno il 30 gennaio, non prima di aver comunicato le novità ai lavoratori in un’assemblea generale.
17/01/2017