Nuova scadenza al 2021 per l’adeguamento degli scarichi esistenti di acque reflue domestiche provenienti da case sparse, da insiediamenti residenziali e da insediamenti isolati inferiori a 50 abitanti equivalenti che a partire dal 2022 non potranno più scaricare in acque superficiali ma dovranno, se non allacciabili a rete fognarie, essere dotati di sistemi di depurazione semplici in grado di garantire il rispetto delle condizioni igienico sanitarie ed una riduzione del carico inquinante.
Novità anche sul fronte degli strumenti, in quanto l’atto regionale riconosce per la prima volta il ruolo che possono essere chiamati a svolgere i Consorzi, perché ora i Comuni potranno promuovere la loro costituzione tra tutti quegli insediamenti isolati che hanno perso le caratteristiche di case sparse, al fine di costruire sistemi di collettamento e di depurazioni unici per tutti gli insediamenti coinvolti con abbattimento dei costi. Ancora novità sul fronte dei gestori, come Acqualatina che in accordo con i Comuni dovranno garantire la realizzazione degli impianti fognari e di depurazione.
«Ritardi dell’amministrazione, costi rilevanti a carico dei cittadini apriliani ed incertezze applicative avevano accompagnato l’emanazione nel 2014 del Regolamento comunale sugli scarichi che recepiva quanto deliberato dalla Regione nel lontano 2006 con il Primo Piano di Tutela delle Acque – spstiene il Partito Democratico di Aprilia –. Ora la Regione detta le linee guida per il periodo 2015/2021 prevedendo importanti novità e confermando quanto sostenuto da tempo dal Pd».
Ora c’è «la necessità, attraverso il coinvolgimento di cittadini, comitati di quartiere e consorzi, di predisporre entro febbraio le osservazioni da inviare alla Regione per la definitiva approvazione del testo da parte del Consiglio Regionale».
«Sulla base delle nuove norme regionali – conclude il Pd – si dovrà riscrivere il Regolamento Comunale che questa volta differentemente dal passato dovrà essere il frutto di un lavoro condiviso con i cittadini, comitati e consorzi al fine di individuare le soluzioni migliori per la risoluzione di una problematica ambientale e sociale che da troppo tempo non trova una soluzione adeguata nel nostro territorio».