Terzo appuntamento della rassegna letteraria «Regala un libro». Sabato 17 dicembre, alle 18, nel bar-enoteca «Il Vello d’Oro» di Sezze verrà presentato il libro «Sorridi siamo a Roma», racconti e cartoline a cura di Antonio Veneziani (AA.VV, Ponte Sisto, euro 18 – collana Ombre – pagg. 276). Un folto gruppo di scrittrici e scrittori racconta Roma. Gli autori, quarantaquattro, hanno tutti una grande attenzione verso la metropoli e a tutto ciò che la fa bella e unica, ma anche a quello che la deteriora e la degrada. Gli stili sono i più disparati: si va dal monologo teatrale al racconto intimista, dalla narrazione del ricordo alla affabulazione intorno e dentro Roma. C’è amore, odio, rabbia, paura, distacco, rimpianto, sospetto per questa città meravigliosa e sempre più invivibile. La lingua e i toni sono diversi, tutti, in ogni caso, partecipi. Fra gli autori, si va da Renzo Paris a Ugo Magnanti, da Dona Amati a Claudio Marrucci, da Ignazio Gori a Gianfranco Franchi, da Roberto Campagna a Clea Benedetti, da Luca Giachi a Antonella Rizzo, da Maria Borgese a Maurizio Valtieri, da Andrea Appetito a Enza Li Gioi, da Fernando Acitelli a Isabella Borghese, da Claudio Miani a Igor Patruno, da Tiziana Rinaldi Castro a Carmine Amoroso, da Ilaria Palomba ad Alda Teodorani, da Rolando Galluzzi a Giulio Laurenti… Fra gli esordienti o quasi spiccano Gabriele Galloni, David Laurenzi, Flavio Contrada, Carlo Taddeo, la quattordicenne Vanessa Massa e il poeta romanesco Giorgio Cameli. C’è una «graphic novel» di Giuseppe Pollicelli e Emiliano Conti. E alcune cartoline di Francesco Totti, Giancarlo De Cataldo, Andrea Rivera, Citto Maselli e Susanna Schimperna. Insomma un vero e proprio tributo a Roma: città aperta, città eterna, città crudele e cruda, città d’amore e odio. Un omaggio smagato, divertente, romantico, persino surreale… Tutto da leggere e da gustare. Due dei quarantaquattro autori sono pontini: Roberto Campagna e Ignazio Gori per l’appunto. Campagna racconta uno «scaciato» salotto letterario della capitale anni Settanta, collocato dietro il Pantheon. Un racconto elegante, intelligente, da sganasciarsi dal ridere, e fa pure pensare. Scritto con stile e partecipazione è pure il racconto scritto da Gori, che narra un gruppo di anziani a Centocelle. Oltre a loro due, alla presentazione al «Vello d’Oro ci saranno altri cinque scrittori: Dona Amati che, con la sua storia piena di emozioni, narra della vita di una lavandaia anni Cinquanta del quartiere Testaccio; Ugo Magnanti che, con il suo poemetto tra storia e quotidianità, dice di più di quello che sembra; Andrea Appettito che immagina Roma sottacqua; Maurizio Valtieri che racconta un suicidio a Regina Coeli; infine Claudio Marrucci che, con il suo «pesce povero», fa rivivere e assaporare il cibo sano.
14/12/2016