-
Nuova replica di Acqualatina Spa al Caffè
“Acqualatina rispondere all’articolo “Acqualatina, la triade e la profezia di Maietta”. Attacchi pretestuosi e infondati, senza alcun legame con la realtà. Acqualatina ritiene doveroso replicare alle numerose affermazioni tendenziose, se non addirittura diffamatorie, contenute nell’articolo “Acqualatina, la triade e la profezia di Maietta”, pubblicato a pagina 6 dell’ultima edizione del settimanale “Il caffè”. L’articolo si apre parlando dell’indagine giudiziaria in corso, denominata “Olimpia”, per poi arrivare a parlare del servizio idrico integrato nell’ATo4, in maniera del tutto arbitraria e senza alcuna connessione logica plausibile. L’indagine in corso, sulla quale non si ha nessun titolo né interesse ad esprimersi, non ha nulla a che fare con il servizio idrico integrato di cui questa Società è responsabile. Forse è il caso di tornare ai semplici fatti. Definire Acqualatina come una “pena collettiva” non può essere vista come una considerazione giornalistica, e sicuramente non contribuisce in alcun modo ad informare chicchessia. Sicuramente non si danno informazione su quello che il gestore del servizio idrico di questo territorio, servizio pubblico essenziale, in realtà è: una Società di 300 dipendenti impegnati ogni giorno per offrire al nostro territorio un servizio sempre migliore. Una Società che ha investito, sinora, oltre 190 milioni di euro, trasformando una situazione a dir poco disastrosa ereditata in gestione in quella attuale che, pur con aspetti ancora perfettibili, è riconosciuta come un’eccellenza a livello nazionale. Una Società che, grazie a oculate scelte manageriali, con un bilancio in attivo stabilmente da 3 anni, oggi può vantare la nomina tra le 20 piccole e medie imprese italiane quotabili in Borsa, secondo l’autorevole Società “VedoGreen”. Peraltro, l’articolista muove i passi su terreni che, evidentemente, ignora. Nell’articolo, infatti, si parla di “tariffe gonfiate”, gettando responsabilità anche su Acqualatina, ma è ormai noto a tutti che le tariffe non vengono decise dal Gestore, bensì dall’Assemblea dei Sindaci e, successivamente, passano al vaglio dell’Autorità AEEGSI, competente a livello nazionale. E così avviene in tutta Italia. I gestori, come ormai noto, hanno l’unico compito di applicarle. Si parla, poi, di una dispersione idrica pari al 69%, ma non si specifica che già molto è stato fatto, e che quanto da fare è stato già proposto da Acqualatina attraverso un potenziamento del piano degli investimenti alla Conferenza dei Sindaci; lo stesso gestore ha evidenziato l’esigenza di intervenire per evitare nuove gravi carenze nella prossima estate. A proposito di emergenza idrica, anche in questo àmbito l’articolista conferma la propria estraneità alla materia trattata, mettendo in un unico calderone questo fenomeno e le interruzioni idriche dovute a guasti e rotture. Fenomeni che, è chiaro, hanno origini del tutto differenti. Si raggiunge il paradosso, poi, quando si parla di gare di appalto: da una parte viste come un “affare”, e non si sa perché, dato che si tratta di attività obbligatorie svolte da fornitori scelti con gara pubblica europea, e dall’altro si parla di servizi affidati in maniera diretta, aggirando le gara pubblica, appunto. Dove sta la verità? I fatti sono che tutti i lavori vengono affidati attraverso procedure trasparenti e coerenti con la normativa vigente e il Regolamento per le Attività Negoziali adottato dalla Società. Tirare in ballo Acqualatina per il solo gusto di farlo e senza avere nozioni tecniche o motivazioni valide, è del tutto pretestuoso e non offre alcun valore ai cittadini-utenti”.