Tetti bucati, porte e finestre fatte a pezzi, pareti sfondate. Furti in serie ai danni di attività commerciali di Latina, Aprilia e Terracina. Un incubo soprattutto quello per i baristi quello vissuto tra il 2011 e il 2012 e con protagonista sempre quella che è passata alle cronache come la banda delle slot, visto che larga parte delle razzie erano finalizzate a svuotare i dispositivi per il gioco d’azzardo del denaro contenuto. Caduta l’accusa di associazione per delinquere, come chiesto dallo stesso pm Claudio De Lazzaro, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, per quei fatti ha condannato ora gli imputati, tre romeni, Silvio Ungureanu, Radu Ievciuc e Gheorghe Daniel Ocioboc, a un totale di otto anni e quattro mesi di reclusione.
Secondo gli inquirenti, Ungureanu, il 21 maggio 2011, avrebbe compiuto un furto di materiale informatico e tv, per un valore di 12mila euro, da “Punto Com Services”, a Latina, insieme a Ievciuc e Cristian Ocioboc, la cui posizione è stata stralciata, essendo detenuto in Romania, il 28 giugno successivo avrebbe poi rubato oltre 14mila euro da quattro slot machine e da un cambia monete del bar Montani, sempre a Latina, e 300 euro il 4 luglio, dal registratore di cassa degli uffici del distributore Agip di Pierpaolo Greci, ad Aprilia. Ungureanu, insieme ai due Ocioboc, è inoltre finito accusato di aver rubato tremila euro dalle slot del bar Stonehenge a Terracina, il 10 novembre, e 18mila euro sempre dalle slot del bar Rosa dei Venti di Aprilia, il 15 febbraio 2012. Ievciuc e i due Ocioboc sono infine accusati di aver cercato di mettere a segno una rapina ai danni di tre poliziotti, il 20 febbraio 2012 a Latina, mentre venivano sorpresi a scassinare slot nel bar “Il Circolo, spintonando gli agenti e brandendo un piede di porco, nel tentativo di darsi alla fuga. Il giudice per l’udienza preliminare Mattioli ha condannato Ungureanu a due anni di reclusione e 600 euro di multa, a 3 anni e 4 mesi di reclusione e mille euro di multa Ievciuc e a 3 anni di reclusione e mille euro di multa Daniel Ocioboc.