Venerdì 18 novembre, alle ore 21, il palcoscenico di Via dei Cappuccini, 76 ospiterà “La commedia di Arlecchino e Pulcinella a Venezia” del Teatro Potlach, con Nathalie Mentha, che lo scorso anno abbiamo ammirato ad Opera Prima con un intenso omaggio ad Edith Piaf, e Luca Di Tommaso, per la regia di Pino Di Buduo e Claudio De Maglio. Sulla scena due attori che vestiranno i panni di sei personaggi della Commedia dell’Arte. Arlecchino e Pulcinella sono di fronte ad un enigma. Chi mai sarà il cavaliere misterioso? Per scovare la sua identità i due servi dovranno affrontare insieme il mare e una tempesta tropicale, le tempeste emotive dell’amore, gli inganni del Signor Pantalone dei Bisognosi, la vanità del Dottore. Ma nella bella Venezia l’amore ancora vince sull’avidità e i giochi di potere. Dopo un intreccio di bugie, furberie, astuzie e trabocchetti: colpo di scena! Il traditore verrà arrestato e il cavaliere misterioso smascherato. Ispirandosi ai canovacci della Commedia dell’Arte, Claudio De Maglio scrive una storia antica e attuale.
Domenica 20 novembre, alle ore 18,30, si cambia registro e dalla Commedia dell’Arte si fa un salto negli abissi della psiche con uno spettacolo di danza. Dopo aver collezionato una serie di riconoscimenti, tra cui il Premio Equilibrio 2014 e il Premio 19MasDanza come miglior interprete e il Premio Otlet 2014, Irene Russolillo approda ad Opera Prima Teatro con “Strascichi”, spettacolo in collaborazione con l’Atcl che lo ha inserito nella rassegna “Recitar Danzando 2016-2017”. “Strascichi” è un interessante esperimento sulle due punte, connotato da una danza definita “sottile e nerboruta” che porta a trovarsi buffi nella propria solitudine. E per comprenderne il senso forse è sufficiente parlarne. “Come? – scrive l’artista – Dire del dire. Parlare delle parole. Fare un discorso sul discorso. Giocare a comporre stralci di racconto che con-suonino e risuonino, l’uno nella forma e nel senso dell’altro”. C’è tutto il corpo coinvolto nella danza mentre su uno schermo scorre la traduzione dei versi di Leonard Cohen, WisÅ‚awa Szymborska e Beckett urlati a squarciagola in un microfono e arrangiati con originalità. E nelle note si continua a leggere: “La fine di un amore è diventata una mancanza di amore. Sento gli strascichi di un’esperienza che, intanto, sono riuscita a definire. “Nei pensieri ho sanguinato per gli enigmi di cui sono stata nutrita” (Portishead). Cerco di bastarmi da sola. Un tardivo femminismo? Può essere. Ma, come si dice, di necessità virtù”. Il costo del biglietto di ingresso per entrambi gli spettacoli è di 10 euro. Info e prenotazioni al 347.3863742 – 392.0207982 – 347.7179808 oppure [email protected].