Il Comune di Nettuno “batte cassa” nei confronti di Acqualatina. Nella giornata di lunedì i legali dell’Ente hanno infatti presentato un decreto ingiuntivo nei confronti della società che gestisce il servizio idrico per la mancata corresponsione dei mutui.
“Dopo alcune lettere di richiesta e diffida per ottenere il dovuto – ha fatto sapere il Sindaco Angelo Casto – e dopo il silenzio della Spa il Comune ha avviato le procedure per il recupero coatto delle somme di credito accumulate negli anni e che ammontano, al 30 settembre 2016, alla somma di 1,8 milioni di euro. L’operazione di recupero crediti, che non riguarda solo Acqualatina ma anche altri enti che ci sono debitori di somme consistenti, è una necessità vista la nota situazione del difficoltà di bilancio che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni”.
In merito alle dichiarazioni del Sindaco di Nettuno, Angelo Casto, relative al rimborso, da parte di Acqualatina, dei mutui anticipati dall’Ente Comunale per la realizzazione di opere per il servizio idrico, il Gestore chiarisce quanto segue.
“La corresponsione delle somme da parte di Acqualatina è stata solo temporaneamente sospesa poiché, a seguito degli accertamenti effettuati nel 2014 dalla Guardia di Finanza, è stata rilevata una presunta mancata applicazione dell’IVA, da parte dei Comuni, sulle somme dei mutui. Questa situazione ha dato vita a un lungo contenzioso legale che ha costretto il Gestore a sospendere ogni pagamento connesso.
Nelle scorse settimane, però, è stato comunicato l’esito della vertenza, che è risultato favorevole agli Enti Comunali e ad Acqualatina. Tale esito permette, ora, al Gestore, di riprendere con il versamento delle somme dovute. Per questo motivo, il Gestore è al lavoro per organizzare, con il Comune di Nettuno, un incontro che porti alla definizione di un piano di rientro condiviso tra le parti e permetta di sbloccare l’attuale situazione di stallo”.
Restano in piedi le azioni giudiziarie intraprese dal Comune che ha avviato la riscossione coatta delle somme, con delle ingiunzioni di pagamento, che hanno fatto seguito a diversi solleciti inviati dall’Ente comunale che, anche grazie a queste anticipazioni, si trova in una situazione di cassa davvero difficile. Mentre sembra certo che anche altri comuni seguiranno l’esempio del Comune di Nettuno per chiedere i soldi arretrati, in primis il Comune di Aprilia pronto ad inviare altre ingiunzioni.