I canali e fossi per i quali è stato richiesto l’intervento alla Regione Lazio, per tramite del Consorzio di bonifica dell’Agro pontino in convenzione con la Regione Lazio, sono il fiume Cavata, di competenza del Servizio pubblico manutenzioni Regione Lazio, e Canale Mussoloni (di preminente interesse regionale, che ricade in parte nel territorio di Sermoneta). I fossi Ciocco, Cappuccini, Torno, Carrara, Casal dei Papi, Trentossa, Nord Strada Prati, Valle Strada Prati, Breccole e Badia sono invece manutenuti dal Consorzio di bonifica mediante convenzione con l’Ato4.
Infine, i fossi di stretta competenza del Consorzio di bonifica sono Abbadia, le Folle, Matteo Domini, Fuga di Pantano, Fuga dei Guai, Delle Cese, Mole, Teppia, Le Folle, Rio Cieco, Rio Abbadia, Vaccareccia, Cavone, Carrara, Torno, Mole, Ponte Sordino, Dormigliosa, Nocella e Cavatella.
«Solo la manutenzione costante e preventiva dei corsi d’acqua ci consentono di prevenire danni al territorio dovuti alle sempre più frequenti bombe d’acqua – spiega il delegato Montechiarello – Grazie al lavoro responsabile del Consorzio di bonifica, sempre disponibile nonostante la crisi economica attraversata negli scorsi mesi, e dietro sostegno e sollecitazione di questa Amministrazione, è stato possibile scongiurare pericoli. Questo però non ci deve far abbassare la guardia e soprattutto ognuno deve assumersi le responsabilità delle proprie competenze». «Abbiamo apprezzato – aggiunge – che i primi interventi sono già in corso, a garanzia della tenuta del nostro sistema». Il Comune di Sermoneta ha chiesto inoltre alla Regione un tavolo di confronto con i Comuni interessati per programmare gli interventi anche a medio e lungo «così da non dover rincorrere le emergenze – conclude Montechiarello – Interesseremo della questione anche il consigliere regionale Enrico Forte».