In Verso la luce, brano eseguito in prima assoluta, Gianluca Cascioli sperimenta il paradosso del “dinamismo statico”, così spiegato dallo stesso compositore: «I legni iniziano con figure mosse e ripetitive e procedono gradualmente rallentando nell’arco dell’intero brano. Gli archi, al contrario, iniziano con accordi molto lenti e gradualmente accelerano. Dal punto di vista percettivo, si avverte quindi una sensazione di sviluppo che però si rivela solo illusoria, poiché si ritorna alla fine a una situazione piuttosto simile all’inizio. Gli ottoni completano l’armonia utilizzando intonazioni non temperate. Infatti il brano è interamente scritto in intonazione naturale e fa uso del sistema armonico “Concinnitas” inventato da Alberto Colla, al quale il brano è dedicato».
Il confronto con il passato è al centro di Zaira, lavoro di Virginia Guastella nato nel 2015 su commissione dei Pomeriggi Musicali di Milano: «Zaira è una de Le città invisibili di Italo Calvino – spiega l’autrice -. Nel mio brano “gli avvenimenti del passato”, come scrive Italo Calvino, diventano ricordi di un melodismo passato che, in frammenti, si dipana nello spazio orchestrale, a tratti cameristico e parossistico. La mia città invisibile, ma sonora, contiene il passato e lo filtra come fa la memoria con i ricordi: ne muta i contorni, i tratti e li trasferisce in una dimensione altra».
«In Nachtmusik – racconta Federico Gardella -, scritto in occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, diventa centrale la dimensione del teatro, la messa in scena di una dialettica tra gli eventi sonori, in cui la memoria di chi ascolta ricostruisca un percorso, una drammaturgia ogni volta differente. La memoria rilegge un evento comprimendolo nel tempo e inevitabilmente modificandolo; questo accade nella musica di Mozart e questo accade anche in Nachtmusik in cui la riproposizione dei gesti musicali avviene sempre attraverso una lettura in anamorfosi, che trasforma la nostra percezione sonora. Il testo utilizzato è tratto da Il barone rampante di Italo Calvino. Nachtmusik rappresenta il mondo della notte, con i suoi suoni da immaginare, che circonda il protagonista del testo di Calvino, ma è anche una riflessione sulle figure musicali che Mozart eredita dalla tradizione e che reinventa, consegnandole alla storia».
Infine, Inside: «Dentro, all’interno – precisa Riccardo Panfili -. Scomposto in “in-side” – con un po’ di fantasia e quel tanto di etimologia maccheronica che non guasta mai – possiamo pensarlo come “nel lato”, o meglio “sul lato”. Forzando ancora: “nel margine”. Mi ha sempre affascinato la dialettica tra margine e adattamento, tra centro e periferia. Da una parte le monolitiche narrazioni della Storia – muri senza crepe, levigati come idoli posticci; dall’altra i disadorni deserti abitati dai proscritti, quelli che la Storia ha estromesso. In bilico sul crinale scosceso del Margine, dove anche la mobilitazione totale del lavoro risuona come una ridicola litania». Il concerto verrà replicato il giorno successivo, sabato 12 novembre, a Roma al Teatro Palladium ad inaugurare il Festival di Nuova Consonanza.
Informazioni: Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia, 31 – 04100 Latina, tel. 0773 605551. Costo biglietti: intero platea € 10,00; ridotto galleria € 8,00
Ingresso gratuito per i docenti, il personale e gli studenti del Conservatorio. Prenotazioni: tel. 0773 471928; cell. 346 9773339