Seconda udienza nel processo a carico di Andrea I., il 26enne originario di Ardea che il 22 febbraio 2016 sulla Pontina a Borgo Piave ha travolto l’auto con a bordo Rocco D’Antona, 58enne di Aprilia, morto sul colpo.
L’auto guidata dal 26enne procedeva alla velocità di 103 km orari secondo quanto accertato dalla Polstrada di Aprilia. La difesa ha fatto notare tuttavia la non attendibilità del calcolo dell’andatura dell’auto che ha investito la vettura di D’Antona. Contestati anche i risultati del drug test: non è stato accertato se Andrea I. avesse assunto droghe prima di mettersi al volante, visto che non ci sarebbero stati altri test successivi. Si torna in aula il primo dicembre.
La vittima, quel giorno maledetto alle 12.30 era fermo ad una piazzola della Pontina al km 65+200 per rispondere al telefono, quando fu preso in pieno dall’auto guidata dal 26enne poi risultato positivo ad un mix di droghe. Con il giovane a bordo c’era il figlio di pochi mesi, che rimase gravemente ferito nello scontro. Secondo l’accusa il bambino non era stato correttamente assicurato al seggiolino.