Chiedeva loro di non ucciderla, i tre ragazzi mascherati da Scream e da Teschi le giravano intorno come in un macabro ballo e le sussurravano cantilenando: «Fai la brava, dacci i soldi e ti lasciamo vivere». Nella notte delle streghe Anna (il nome è di fantasia), 55 anni, ha visto la morte in faccia. Prigioniera di un orrore che all’inizio sembrava un allegro scherzo di Halloween. Sono da poco passate le 20.30 quando Luisa sente suonare il citofono, è da sola nel suo appartamento a Lariano, il marito e il figlio sono usciti per altri impegni personali. Risponde e un ragazzo dalla voce simpatica le dice che è un amico di suo figlio chiamandolo per nome, e chiede se può salire per lasciargli un pacchettino. La donna apre, Anna fa l’assistente socio sanitaria in un Comune dei Castelli, ha spesso a che fare con i giovani, anche quelli problematici. Apre la porta e si trova davanti tre ragazzi italiani con le facce nascoste sotto la maschera bianca del killer dei film dell’orrore. Il ragazzo che aveva parlato al citofono le dice la frase tipica «dolcetto o scherzetto? Offrendogli delle caramelle » Anna sorride, dice : «Ma che state facendo, così grandi e grossi ancora vi mascherate?». La prima bastonata in testa la butta a terra, Anna piange, i ragazzi come bestie feroci infieriscono senza nessun tentennamento, continuano a bastonarla in testa mentre lei è in terra esanime. Cercano i soldi, ma lei ha pochi spicci, hanno una casa umile, in un palazzo del centro. Loro insistono, la minacciano, mettono l’appartamento sottosopra, arraffano qualche oggetto e scappano, lei li implora di non lasciarla lì a terra sanguinante, ma i tre fuggono. Nella palazzina dove abita la signora, vive anche il vice brigadiere dei carabinieri Salvatore P. in servizio alla stazione di Ariccia. Il carabiniere, 40enne è di riposo e sta rientrando a casa con la spesa. Nell’androne incrocia i tre mascherati, nota subito del sangue sulle felpe, due ragazzi però sono già fuori dal palazzo il terzo è ancora vicino alla portone che non riesce ad aprire. Il vice brigadiere lo blocca, gli fa vedere il tesserino dell’Arma e gli chiede di togliersi la maschera, tra i due nasce una violenta colluttazione, durata circa 20 minuti. Il carabiniere e il bandito finiscono a terra, alla fine il militare ha la meglio, mentre Anna è riuscita ad alzarsi. Sente le urla provenire dall’ingresso, esce sul pianerottolo e vede il carabiniere a piano terra che ha bloccato uno dei suoi aggressori. La donna capisce che il coinquilino ormai allo stremo delle forze, ha bisogno di aiuto, lo raggiunge, gli prende il telefonino e chiama i carabinieri di Lariano, che in pochi minuti arrivano sul posto. Il giovane, un diciannovenne di Artena, viene arrestato per tentato omicidio, sequestro di persona, rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli investigatori hanno sequestrato il bastone e le maschere, sono ora sulle tracce dei complici, che potrebbero avere le ore contate. La donna medicata in ospedale, ha avuto oltre 30 giorni di prognosi, 31 punti di sutura sulla testa, contusione e lesioni all’orecchio e agli occhi, anche il carabiniere è finito in ospedale con varie contusioni riportate dai violenti colpi del ragazzo durante la colluttazione, prima di riuscire a immobilizzarlo .
02/11/2016